Ballottaggio Napoli, scontro nei Riformisti (Pd): “No a iniziative pro-de Magistris”
È iniziata male ed è finita peggio questa tornata elettorale per il Partito Democratico. Ma fino al ballottaggio c'è ancora tempo per le divisioni interne che attanagliano la vita politica del partito. Neanche le correnti interne stanno riuscendo a trovare la quadra su chi o se votare al secondo turno del 19 giugno. Lo stato di confusione in cui si trova il partito napoletano si è palesato soprattutto nell'ala riformista, dove Gianluca Daniele ha deciso di organizzare un evento a sostegno di Luigi de Magistris. Ed è arrivata subito la presa di distanze da parte di importanti esponenti interni alla corrente: “L’iniziativa pubblica organizzata da alcuni a sostegno di de Magistris è del tutto legittima, ma non impegna Area Riformista." A scriverlo sono stati Massimo Paolucci, Luisa Bossa, Giorgio Piccolo ed Elisabetta Gambardella.
I quattro esponenti di spicco del Partito Democratico napoletano hanno voluto evidenziare la loro posizione: “Il Partito Democratico ha lasciato libertà di voto- si legge nella nota – Ed è un bene, vista la grave situazione del partito a Napoli e il drammatico risultato di domenica 5 giugno. Ascrivere oggi al partito o a sue importanti e strutturate aree politiche, scelte di singoli, renderà dopo tutto ancora più caotico e difficile". La decisione di Daniele, quindi, non è chiaramente rappresentativa del Pd, ma nemmeno della sua area di riferimento. Dopo la fine ingloriosa si era cominciato a parlare di rifondazione, ma il puzzle sembra molto lontano dall'essere ricomposto.