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Comune, bocciato il bilancio 2013: buco da 370 milioni di euro

I magistrati contabili: “Nel rendiconto gravi irregolarità contabili e finanziarie”. Il disavanzo per quell’anno sfiora un miliardo di euro.
A cura di Angela Marino
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 Stangata per Palazzo San Giacomo. La Corte dei Conti della Campania ha bocciato il rendiconto 2013 del Comune di Napoli evidenziando un buco da 366 milioni di euro che farebbe svettare a quasi un miliardo di euro il disavanzo per quell'anno. I magistrati contabili puntano il dito contro "gravi irregolarità contabili e finanziarie" contenute nel rendiconto di quell'anno, sottolineando quattro criticità: l'utilizzo di fondi vincolati, mancate riscossioni delle multe, spese fuori controllo per partecipate e personale. All'Amministrazione guidata dal sindaco Luigi De Magistris la Corte dei Conti il Comune indica di "rimuovere con la massima urgenza le irregolarità". Lo ha deciso la pronuncia numero 13 del 2016 della Sezione Regionale di Controllo per la Campania della Corte dei Conti. Il Comune di Napoli è in pre-dissesto e sta seguendo un piano di risanamento decennale, sotto la guida dallo stesso Collegio.

Crediti non riscossi e spese delle partecipare nel mirino

Ma quali sono le spese che hanno generato un ammanco di 366 milioni? Quali sarebbero le criticità evidenziate dalla Corte dei Conti? La prima voce da risanare è quella dei Fondi vincolati: una cifra da 170 milioni di euro secondo i magistrati, anziché i 60 dichiarati dal Comune. C'è poi la discrepanza tra crediti e debiti, per un importo negativo di ulteriori 115 milioni. Tra i crediti non riscossi ci sono, per gli anni precedenti, nel 2013, i 151 milioni delle tasse: 71 milioni (Tarsu), 4,8 milioni (canoni di depurazione), 13 milioni (fitti attivi), 61,7 milioni (multe stradali). A questi rilievi si aggiungono anche le "perplessità insorte sull'effettivo ammontare della spesa per il personale, le incongruenze e le omissioni emerse sulla gestione delle passività potenziali nonché del fondo rischi, le diseconomie individuate in ordine alla gestione delle partecipazioni possedute dal Comune ed al controllo svolto da quest'ultimo sugli enti partecipanti, le criticità e talora la scarsa trasparenza nell'uso dello strumento dei debiti fuori bilancio, costituiscono indici sintomatici di grave irregolarità contabile e finanziaria e comunque di precario ed instabile equilibrio di bilancio".

De Magistris: "Eredità delle amministrazioni precedenti"

"La situazione è molto diversa e la ricostruzione così come messa in evidenza non corrisponde alla condizione attuale del Comune". Cosi il sindaco di Napoli Luigi de Magistris sulla "bocciatura" della Corte dei Conti. Secondo De Magistris, le criticità evidenziate dai magistrati dalla sezione di controllo sono quelle "a cui stiamo lavorando e – precisa – attendono tutte a quanto ereditato dalle Amministrazioni precedenti". "Quello venuto dalla Corte – ha detto De Magistris – è un risultato enormemente positivo considerando che due anni fa ci avevano detto che eravamo morti e invece noi andammo a Roma dove abbiamo vinto su tutta la linea". Nel 2014 il piano di riequilibrio venne stroncato dalla sezione campana della Corte, per poi essere passare l'esame di quella capitolina. "Sappiamo – ha concluso il sindaco – che la strada da percorrere non e' finita visto che siamo in riequilibrio, procedura da cui intendiamo uscire in sede di approvazione del bilancio a fine aprile"

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