Comune di Giugliano, lettera a Nizza dopo l’attentato. Ma la traduzione è ridicola
«Veniamo noi, con questa mia addirvi una parola…». Il tono sembra proprio quello di Totò e Peppino seduti a scrivere alla ‘malafemmina': gente che cerca di comunicare, magari anche con buone intenzioni, ma senza la benché minima idea di cosa stia mettendo nero su bianco. E quando la missiva reca la firma dell'amministrazione comunale di uno dei più grandi comuni della provincia di Napoli, ovvero Giugliano in Campania e il destinatario è nientepocodimeno che l'omologa amministrazione cittadina di Nizza, così duramente colpita dall'attentato terroristico del 14 luglio, il clamore è garantito. Ricapitoliamo: il Comune guidato da Antonio Poziello ha spedito una lettera di cordoglio a Nizza tradotta in lingua francese. Ma si sa, coloro che lo parlano sostengono che un francese ‘maccheronico' (come l'inglese) non esiste: i cugini transalpini sulla forma sintattica e grammaticale del loro idioma sono davvero complessi; non basta tradurre con Google, bisogna costruire la frase in maniera corretta altrimenti il risultato è comico. Come in questo caso: dal «grappé» al «citoyeus» fino agli aggettivi e ai sostantivi è tutto un ridere, nonostante i sentimenti della missiva volessero comunicare tutt'altro.
Nicola Palma, consigliere del Movimento Cinque Stelle a Giugliano, si è divertito a ironizzare: «Attanzion si vu plè. Le vicesindacò de Giuglianò ha scritt na letter a fin ro munn» ha scritto su Facebook pubblicando la missiva con tanto di timbro e firma del sindaco.