Comune di Napoli a rischio crac, Confesercenti: ‘Migliaia di posti di lavoro in pericolo’
Il possibile dissesto del comune di Napoli mette in allarme anche la Confesercenti partenopea. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, che se confermata rischia di avere effetti devastanti sulle tantissime imprese ed ancor di più lavoratori interessati. L'allarme riguarda soprattutto le tante imprese napoletane che lavorano con l'ente pubblico di Palazzo San Giacomo. "Qui non è in gioco il futuro dell'amministrazione, ma di migliaia di lavoratori e di centinaia di imprese napoletane", ha spiegato Vincenzo Schiavo, presidente della Confesercenti Napoli e Campania, che spiega: "lanciamo l'allarme e chiediamo aiuto allo Stato centrale". Non è chiaro al momento, infatti, quali saranno gli sviluppi e quale sia la strada che percorrerà il Comune di Napoli dopo la sentenza della Corte Costituzionale.
Il pericolo riguarda soprattutto una possibile sospensione o rinvio (se non addirittura la peggiore ipotesi: l'annullamento) dei pagamenti già previsti. "L'effetto del possibile dissesto non cadrebbe sulla governance dell'amministrazione, ma sulle centinaia di aziende della nostra città che lavorano e hanno lavorato con l'ente in qualità di fornitori. In caso di crac, che noi scongiuriamo, la prima conseguenza sarebbe il taglio dei pagamenti alle aziende partenopee da parte dell'amministrazione, togliendo respiro e introiti ai nostri imprenditori", ha spiegato ancora Schiavo, che ha anche aggiunto: "Il Comune di Napoli può recuperare il dissesto in venti-trent'anni, mentre invece le nostre aziende sarebbero destinate a fallire, e con esse migliaia di lavoratori diventerebbero disoccupati. Per questo, Confesercenti di Napoli lancia l'allarme rosso, chiede giustizia e invoca l'intervento dello Stato: scenda in campo per farci comprendere perché sino a ieri era possibile applicare una legge nazionale ed oggi invece questa cosa non è più possibile".