Comune di Napoli, il vicesindaco Tommaso Sodano al capolinea
È diventato un vero e proprio psicodramma il "caso Sodano" dopo il rinvio a giudizio del vice sindaco di Napoli Tommaso Sodano con l'accusa di abuso d'ufficio. Il numero due nella giunta guidata da Luigi de Magistris è accusato di aver concesso un incarico esterno per conto del Comune ad una docente a lui legata. L'Amministrazione comunale ha deciso di costituirsi parte civile nel processo che comincerà verosimilmente nel prossimo anno, facendo sorgere una contraddizione, almeno in termini politici, che ha suscitato non poche polemiche all'interno della stessa maggioranza e delle opposizioni. Ora sta al sindaco sbrogliare la matassa.
Caso Sodano, la posizione di De Magistris
"Sodano non è al di sopra della legge" così aveva commentato il rinvio a giudizio del suo vice, Luigi de Magistris lo scorso gennaio. Successivamente la giunta ha deciso di costituirsi parte civile nel processo:"delle questioni processuali, parlo sono le processo" aveva dichiarato Tommaso Sodano dopo la decisione della sua giunta. Ma dalle opposizioni di centro destra a quelle più vicine alla sinistra, il malumore su Sodano è montato nelle ultime settimane. Domani il Consiglio Comunale di Napoli, convocato nella sede di Via Verdi per le ore 10, dovrebbe aprirsi proprio con le comunicazioni del sindaco de Magistris sul "caso Sodano". La conferenza dei capigruppo ha chiesto con forza che il consiglio fosse aperto da una presa di posizione ufficiale del sindaco per chiarire i nodi politici della permanenza in giunta dell'ex senatore. Un consiglio comunale atteso quello di domani, su cui però pesa ancora l'incertezza della presenza del primo cittadino. A quanto apprende Fanpage.it, Luigi de Magistris avrebbe messo in agenda per la giornata di domani "improrogabili impegni istituzionali" a Roma, proprio mentre il consiglio comunale dovrebbe aprirsi con le sue comunicazioni sul "caso Sodano". Da più parti si chiede la testa del vice sindaco, il primo cittadino ascolta e sembra cominciare a tirare le somme delle sue valutazioni. Resta incerta la sua presenza nel consiglio comunale di domani, ma senza dubbio "il caso Sodano" resta in cima ai nodi politici che de Magistris dovrà sciogliere nell'immediato futuro.
Processo in piena campagna elettorale
A pesare sulla decisione che dovrà prendere il sindaco di Napoli rispetto al prossimo assetto della sua giunta c'è un elemento che al momento sembra essere il più importante: il processo al vice sindaco Sodano dovrebbe entrare nel vivo nella prossima primavera. In concomitanza con la campagna elettorale per le elezioni comunali che si terranno nel maggio dell'anno prossimo ed in cui Luigi de Magistris cercherà la riconferma a palazzo San Giacomo. Difficile affrontare una campagna elettorale con il proprio vice che dovrà gestire un processo. L'incubo del sindaco è quello di dover fare i conti con intercettazioni telefoniche del suo secondo in piena campagna elettorale. Intercettazioni che potrebbero spuntare dagli atti del processo e che potrebbero essere particolarmente imbarazzanti. Sarebbe una mazzata tremenda per i sogni di riconferma di de Magistris. La campagna elettorale per la riconferma non potrà essere affrontata certo in questo modo. Per questo il sindaco di Napoli sta pensando di sciogliere il "caso Sodano" con la rimozione del vice sindaco. A frenare gli intenti del sindaco al momento sembra esserci un fattore: il timore di un black out sui rifiuti. Nonostante le inchieste ed i rinvii a giudizio, a Tommaso Sodano va riconosciuto il merito di aver evitato nuove emergenze sul fronte rifiuti. Sebbene la raccolta differenziata non sia mai decollata davvero – rimanendo ben lontana dalla promessa del sindaco di raggiungere il 70% – e l'impianto di compostaggio non sia stato ancora realizzato, la città si può giudicare pulita rispetto a quattro anni fa. E' noto come i meccanismi di funzionamento dell'ASIA, la società del Comune di Napoli che gestisce la raccolta dei rifiuti, si basino su equilibri fragili tra dirigenti, sindacati, lavoratori e governance del Comune di Napoli. Uno dei timori del sindaco di Napoli è che la rimozione di Sodano possa portare ad un black out sul fronte rifiuti e far ripiombare Napoli sotto i cumuli di monnezza. Una ipotesi che pregiudicherebbe ogni tipo di velleità politica di Luigi de Magistris.
Napoli, le Elezioni Comunali 2016 e la carta del vicesindaco
Liberare la casella del vice sindaco permetterebbe a Luigi de Magistris di avere un'opzione in più da mettere sul tavolo degli accordi politici in vista delle elezioni comunali del prossimo anno. La maggioranza del primo cittadino è posizionata in maniera disomogenea rispetto alle elezioni regionali. L'Italia dei Valori è solo un lontano ricordo di quel partito capace di portare quattro anni fa ben 15 consiglieri nell'aula di Palazzo Verdi. Oggi la compagine che fa riferimento in Campania a Nello Formisano, sosterrà Vincenzo De Luca con la speranza, nonostante i sondaggi impietosi, di strappare un seggio in consiglio regionale. Il resto della maggioranza arancione, formata da Rifondazione Comunista, liste civiche e Sel, andrà compatta a sostegno di Salvatore Vozza. Da questo blocco di sinistra comincia la rincorsa di de Magistris alla riconferma ed avere libera la casella del vice sindaco potrebbe permettere al primo cittadino di chiudere nuovi accordi con altre forze in vista delle comunali. A sostituire Sodano all'ambiente infatti potrebbe essere Raffaele Del Giudice, già presidente dell'ASIA ed appena dimessosi da presidente di SapNa per incompatibilità. Sarebbe una sostituzione che garantirebbe la continuità dal punto di vista della governance sui rifiuti. La posizione di vice sindaco invece entrerebbe nel mazzo di carte degli accordi. Tra i papabili c'è Nino Daniele, già assessore alla cultura, operazione che permetterebbe di aprire un confronto serrato con un pezzo di Partito Democratico in vista delle prossime comunali. Ma la casella potrebbe essere riempita anche da figure in questo momento estranee alla maggioranza. Scenari che frullano nella testa del sindaco di Napoli che di sicuro una cosa l'ha capita: il "caso Sodano" va sciolto.