Con la movida torna lo spaccio di coca ed erba: maxi sequestro di dosi al Parco Verde di Caivano
Le piazze di spaccio non si sono mai fermate, nemmeno nel periodo peggiore del lockdown da Coronavirus, dove gli spacciatori di cocaina, eroina, hashish e marijuana si sono inventati di tutto pur di guadagnare. Ma ora, con la ripresa della vita notturna, i carichi di droga si sono decuplicati, tornando alla normalità che frutta milioni d'euro ogni mese ai clan di camorra in Campania. Una delle centrali dello spaccio italiano è il Parco Verde di Caivano: lì i carabinieri hanno sequestrato 1 chilo di stupefacenti nascosti in un appartamento abbandonato nell'isolato A3/4. In tutto 350 grammi di cocaina, 230 di eroina, 430 di marijuana e 370 grammi di hashish, già ridotto in dosi, pronto per la vendita à la carte.
A testimonianza del fatto che il sequestro dei carabinieri di Castello di Cisterna riguardava una piazza di spaccio vera e propria, trovato anche un mini arsenale: pistola Beretta calibro 7,65 con relativo serbatoio risultata provento di un furto nel febbraio scorso ad Ancona e 1 pistola Sig Sauer con matricola abrasa e caricatore. Con le armi anche quattro caricatori bifilari contenenti 16 cartucce calibro 7,65 e 4 caricatori a "mezzaluna" generalmente utilizzati per kalashnikov contenenti 81 proiettili calibro 7,62. Le armi sequestrate saranno sottoposte ad accertamenti balistici per verificare se siano state utilizzate in fatti di sangue o intimidazione, le tristemente noti ‘stese', i raid di clan avversari con spari all'impazzata contro serrande, muri e per aria, un modus operandi nato per rappresentare il proprio predominio territoriale anche in enclavi avversarie.