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Con Omar Sosa riparte l’Ethnos Festival 2018, appuntamento fisso della musica nei Paesi Vesuviani

Riparte questa sera da San Giorgio a Cremano l’edizione 2018 di Ethnos, il festival internazionale di musica etnica che si svolgerà fino al 2 ottobre in maniera diffusa sul territorio campano. Un programma che vedrà alternarsi musicisti e artisti di tutto il mondo e prevede anche l’assegnazione del Premio Ethnos a Ndileka Mandela.
A cura di Redazione Napoli
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Sosa, Keita, Ovalles (ph Alicia Carrera)
Sosa, Keita, Ovalles (ph Alicia Carrera)

È settembre e torna l'Ethnos, il festival internazionale di musica etnica che fino al 2 ottobre porterà nei Paesi vesuviani, come ogni anno, alcuni degli artisti più conosciuti della world mondiale e che questa sera vedrà protagonisti sul palco di Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano (Napoli) il tiro formato da Omar Sosa, Seckou Keita e Gustavo Ovalles. Saranno loro, infatti, a inaugurare questa nuova edizione del festival organizzato da La Bazzarra – nella figura di Gigi Di Luca – e organizzato dal Comune di San Giorgio a Cremano, ma che come sempre sarà diffuso per sei comuni della provincia di Napoli, dal Vesuvio alla costa Flegrea che ospiteranno artisti, musicisti e danzatori provenienti da Algeria, Capo Verde, Canada, Cuba, Iran, Libano, Marocco, Palestina,  Senegal, Siria, Sudafrica, Togo e Venezuela, oltre che da Belgio, Francia, Spagna e Italia, in particolare dal Meridione. Come sempre, poi, assieme alla Musica sarà fondamentale la componente paesaggistica che prevede una serie di percorsi di valorizzazione e riscoperta del territorio attraverso itinerari naturalistici sui sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio, visite guidate agli Scavi di Oplonti, alle Terme Vesuviane, a Villa Parnaso, al Museo archeologico dei Campi Flegrei, al Parco archeologico delle Terme Baia, al Museo del Corallo e alla città sommersa di Baia.

Il programma completo di Ethnos 2018

Un'unione di culture e territori che da sempre caratterizza una rassegna che si tiene all'insegna dell’incontro, della contaminazione e dell’accoglienza tra musica, arte e intercultura che quest'anno è dedicato al continente africano. Tra gli ospiti in cartellone: il quartetto del cantante, polistrumentista e sciamano musicale Arsène Duevi con ospite il trombettista Giovanni Falzone (21/9 a Trecase), il gruppo di ballerini folcloristici mediorientali Watan Dabke Group e il concerto folk di Taraf de Funicular (22/9 a Volla), il cantautore parigino Sandro Joyeux e l’ironico folk al femminile della Banda della Ricetta (23/9 a Volla), l’ensemble Arenaria diretto da Mario Crispi (24/9 a Casandrino), il progetto Caracas di Stefano Saletti e Valerio Corzani (25/9 a San Giorgio a Cremano), il sound rai algerino di Sofiane Saidi & Mazalda (26/9 a Torre Annunziata), l'incontro poetico fra kora, archi e strumenti persiani di Ablaye Cissoko con l'Ensemble Costantinople (27/9 a Torre Annunziata). E ancora, lo spettacolo dello scrittore e poeta Erri De Luca con il Canzoniere Grecanico Salentino (28/9 a San Giorgio a Cremano), la fusione del jazz con la musica Gnawa dei Gabacho Maroc (29/9 a Bacoli), il festoso concerto della capoverdiana Elida Almeida tra batuque, funaná, coladera e tabanka, per la chiusura del festival il 2 ottobre a San Giorgio a Cremano.

Il Premio Ethnos a Ndileka Mandela

Per il terzo anno sarà assegnato il Premio Ethnos, istituito due anni fa per dare un riconoscimento ad artisti, intellettuali e scrittori che hanno saputo interpretare al meglio lo spirito della tradizione attraverso la contaminazione ed il cambiamento sociale e che dopo Peppe Barra (nel 2016) e lo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun (nel 2017), quest’anno sarà assegnato a Ndileka Mandela, attivista sudafricana per i diritti delle donne, nipote di Nelson Mandela, che ritirerà il premio martedì 25 settembre alle ore 19 alle Fonderie di Villa Bruno (San Giorgio a Cremano) e a cui seguirà lo spettacolo “Le Voci Di Un Sogno” – tributo a Nelson Mandela e a Miriam Makeba.

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