Concerto di beneficenza, Tony Colombo si arrabbia: “Mai sottratto soldi al Pausilipon”

Tony Colombo non ci sta. Alle accuse di non aver dato quanto annunciato, parliamo di un evento la cui parte d'incasso era destinata in beneficenza, si infuria e inizia a pubblicare video su Facebook nei quali spiega la sua versione. Ricapitolando brevemente la storia: c'è una raccolta fondi finalizzata all'acquisto di un bisturi elettrico per l'ospedale Santobono-Pausilipon di Napoli; Tony Colombo partecipa attraverso parte dei proventi del concerto "Tre voci e nu core" con Alessio ed Emiliana Cantone. tenuto lo scorso aprile al Palapartenope. Tuttavia il bisturi elettrico non è mai arrivato in ospedale. Dunque che è accaduto? Si rincorrono le voci più disparate e non mancano quelle che ipotizzano il contributo di solidarietà ‘volato' altrove.
Apriti cielo: il cantante neomelodico siciliano ma ormai ‘adottato' da Napoli, si arrabbia e va in tv, nella trasmissione “Domenica sulla Luna” condotta da Ciro Sannino in onda su Tv Luna: "È mia intenzione comprare questo strumento: la cifra raccolta attraverso le prevendite del concerto non è sufficiente, quindi provvederò io stesso ad aggiungervi il denaro mancante e ad effettuare l’acquisto, a patto però che si faccia chiarezza sulla questione e che siano presi provvedimenti nei confronti di chi utilizza il nome di quest’ospedale per fini loschi. Non sono nuovo al mondo della beneficenza ma mi sorprende come qualcuno possa asserire che io abbia sottratto soldi a questa operazione di beneficenza, tra l’altro da me ed Alessio tanto desiderata e che ha come destinatari i bambini purtroppo ammalati a cui sono molto legato".
Continua Tony Colombo: "Ho deciso di ‘congelare’ la mia parte di soldi da destinare all’acquisto dello strumento e ho restituito ad Alessio la sua, in quanto chi aveva interceduto tra me e l’ospedale in un primo momento mi avevano chiesto di dirottare i soldi altrove… Ad esempio, in un messaggio, che ovviamente ho conservato e che pubblicherò sulle mie pagine social – rivela Tony -, mi è stato addirittura detto di effettuare una donazione simbolica per un ospedale in costruzione in Perù. Non ho mai capito le ragioni a monte di queste richieste: fermo restando che ancora oggi è mia intenzione comprare il bisturi, visto e considerato che il Pausilipon ha bisogno di questo strumento e di altro materiale anche molto più economico (parlo di garze, provette, ecc.) perché deviare questi soldi altrove? Ogni anno si tengono decine di eventi di beneficenza a favore di questo ospedale: che fine fanno i soldi raccolti? Come mai, nonostante tutta questa solidarietà, il Pausilipon continua ad avere delle gravi mancanze? Non vorrei si trattasse di ‘beneficenza furbetta’…”.