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Condannato a 14 anni Raffaele Rende: sparò al poliziotto Nicola Barbato a Fuorigrotta

Al processo il pregiudicato Raffaele Rende ha riferito di aver fatto fuoco convinto che il poliziotto fosse affiliato a una cosca rivale. In favore di Nicola Barbato, recentemente nominato vice sovrintendente, è stata riconosciuta una provvisionale di 200mila euro.
A cura di Angela Marino
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Condannato a 14 anni di reclusione Raffaele Rende, il pregiudicato che il 24 settembre 2015 ferì a colpi di pistola all'agente Nicola Barbato. Tre anni, invece, sono toccati a Roberto Gerard, condannato per un tentativo di estorsione ai danni dei titolari di un negozio di giocattoli.

Il poliziotto era in servizio antiracket in borghese in via Leopoardi, nel quartiere di Fuorigrotta di Napoli. I due stavano presidiano un negozio di giocattoli e per non destare sospetti, indossavano proprio le divise dell'esercizio commerciale. Rende aprì lo sportello e fece fuoco contro l'agente, ferendolo gravemente. Per mesi Barbato rimase in coma, in bilico tra la vita e la morte. Risvegliatosi dal coma  Barbato ha iniziato un lungo percorso di recupero condotto in un ospedale di Imola, è tuttora in corso. Recentemente è stato nominato Vice Sovrintendente. Al processo l'imputato, che era uno degli esattori del pizzo di un clan locale, ha riferito di aver fatto fuoco convinto che il poliziotto fosse affiliato a una cosca rivale. Rende è stato condannato per tentato omicidio aggravato, porto d'armi, resistenza e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il giudice ha anche stabilito una provvisionale di 200mila euro a favore di Barbato.

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