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Consiglio di Stato accoglie ricorso del Comune di Napoli: ‘Regione ha discriminato Anm’

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Napoli in merito ai finanziamenti della Regione Campania per il trasporto pubblico relativi agli anni 2017 e 2018. In una nota, firmata dall’assessore e vicesindaco Enrico Panini, il Comune illustra i dettagli della sentenza che dimostrerebbe che la Regione avrebbe discriminato l’Anm.
A cura di Nico Falco
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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, con sentenze n. 721/2020 e 722/2020 ha accolto il ricorso del Comune di Napoli contro la Regione Campania sulle somme stanziate da Palazzo Santa Lucia a favore del trasporto pubblico cittadino per gli anni 2017 e 2018. Lo rende noto il Comune con una nota a firma dell'assessore e vicesindaco Enrico Panini, sottolineando che le sentenze riconoscono "la disparità di trattamento perpetrata, sin dal 2011, nei confronti del Comune di Napoli, relativamente al riparto dei fondi del Trasporto Pubblico Locale, rispetto ad alcuni degli altri comuni della Regione, nonché di società di servizi regionali di trasporto pubblico locale su gomma e del comparto di trasporto su ferro".

Nella nota Panini spiega che il Consiglio di Stato ha sancito l'obbligo della Regione di "procedere alla rideterminazione delle risorse per il finanziamento dei servizi minimi del Tpl dovute al Comune di Napoli per gli anni 2017 e 2018". In quel periodo, infatti, la Regione avrebbe stanziato una somma più bassa di quella che, secondo le previsioni, sarebbe servita per garantire un trasporto pubblico sufficiente.

Secondo quanto riportato dal vincesindaco, nelle motivazioni viene definito "incontestato" che la Regione, "nonostante avesse a disposizione risorse maggiori di quelle necessarie a dare attuazione ai servizi minimi della propria ultima programmazione, si è discostata dalle previsioni di finanziamento del Piano di riprogrammazione del 2013, che per lo scenario "0", cioè minimo, che rappresenta la soglia minima al di sotto della quale non si garantisce un'offerta minima di servizi per i cittadini, prevedevano per il comune di Napoli lo stanziamento della somma di euro 67.486.632,00 (esclusa IVA), di cui oltre 27 milioni per trasporto su ferro (metropolitane e funicolari cittadine), mentre la quota di finanziamento attribuita in concreto alla città è stata di soli euro 58.484.022,00 (inclusa IVA), comprensiva anche della porzione per il trasporto su ferro".

Nelle sentenze, continua ancora la nota, si evince che il Consiglio di Stato considera "palese l'illegittimità dell'operato della Regione per illogicità e difetto di motivazione, anche in considerazione del richiamo testuale alla dGR n. 462 del 24 ottobre 2013 da parte della delibera impugnata in primo grado". Nonostante il fondo Tpl regionale per i servizi su gomma fosse aumentato nel 2016 e nel 2017, inoltre, la quota riservata al Comune di Napoli era rimasta invariata. "La valutazione tecnica effettuata, in proposito, dalla Regione – si legge nella nota – deve ritenersi manifestamente irragionevole e sindacabile proprio perché sintomatica di essere viziata alla luce del criterio di finanziamento basato "sul costo storico", che, seppur non più previsto dalla normativa vigente, rimane pur sempre parametro logico di riferimento".

Il Consiglio di Stato sottolinea, spiega il Comune, che neppure "il taglio sostanziale dei fondi per il comune di Napoli può giustificarsi con l'entrata in vigore di accordi e piani regionali con EAV e RFI, che avrebbero diminuito le risorse a disposizione, risultando illogico finanziare RFI e EAV e diminuire il finanziamento reale per la metropolitana e la circumvesuviana di Napoli: il potenziamento delle linee veloci su Napoli crea, infatti, l'esigenza di potenziarne, conseguentemente, anche la metropolitana e la circumvesuviana, che costituiscono importanti infrastrutture di raccordo per la cittadinanza e per tutti coloro che si muovono nella città".

"Il Consiglio di Stato – sottolinea l'assessore Panini – ha riconosciuto completamente quello che l'amministrazione Comunale ha da sempre sostenuto in merito al sottodimensionamento delle risorse erogate dalla Regione Campania al Comune di Napoli. Questo notevole sottodimensionamento ha creato danni ad Anm a vantaggio delle altre società regionali. Ricordo che è stato presentato al Tar Campania analogo ricorso per il riconoscimento delle maggiori risorse del fondo Trasporto Pubblico Locale alla Azienda Napoletana di Mobilità rispetto a quelle trasferite dalla Regione Campania anche per l'annualità 2019. Sono confidente che l'esito di questo ricorso sia favorevole in considerazione del pronunciamento del Consiglio di Stato".

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