Contrabbando di sigarette, Campania regina del traffico illecito

Ogni anno vengono denunciate, in tutta Europa per il reato di contrabbando, tra le 7mila e le 11mila persone. Un vero esercito di fuorilegge che non può più essere circoscritto ai vecchi contrabbandieri, ma che vede il coinvolgimento di personaggi inseriti in vere e proprie organizzazioni con notevole disponibilità finanziaria. È quanto emerge dallo studio curato da Ernesto Savona, ordinario di Criminologia presso l'università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e direttore dell'Istituto Transcrime. L'indagine ha analizzato il traffico illecito di prodotti del tabacco nei 28 Paesi dell'Unione europea evidenziando come, tra il 2006 e il 2013, il mercato illecito sia cambiato in modo significativo, con l'esplosione in alcune zone e la riduzione in altre. Le sigarette illecite consumate in Europa spesso provengono da Paesi non europei. Un fenomeno che minaccia soprattuto l'economia del sistema Italia che, negli ultimi sette anni, ha visto una riduzione di circa 30mila addetti e di 500mila quintali di prodotto. Nel corso degli anni è anche cambiato il metodo attraverso il quale il cliente finale si avvicina alle sigarette importate e commercializzate illegalmente. Non più banchetti in strada ma rivendite occasionali nei luoghi della movida.
Campania, ogni anno 26,8 mln di sigarette contrabbandate
Campania e Lombardia sono le due regioni che hanno i volumi più grandi di tabacco illecito. Il mercato nella nostra regione registra difatti 26,8 milioni di "bionde" ogni 100mila abitanti, seguito da Basilicata (10,4%) e Lombardia (9,7%). Su 19 regioni, 11 presentano valori inferiori a 3,5 milioni di sigarette ogni 100mila abitanti. Nel periodo 2006-2013, le regioni del Sud Italia hanno registrato un incremento nel consumo di sigarette illecite. Nel resto del Paese, invece, con eccezione della Lombardia (+53,7%), il fenomeno dl traffico illecito è calato nel corso degli anni.