Ansie e paure da Coronavirus, l’aiuto degli psicologi: “Vi assistiamo noi via web”
Con l'attuazione delle misure restrittive imposte dal governo per fronteggiare il diffondersi dell'epidemia da Coronavirus, le persone sono costrette in casa. Una situazione di limitazione che può portare anche a disturbi gravi dello stato emotivo e psicologico. Ansie, paure e disturbi psicosomatici sono naturali in una condizione di emergenza senza precedenti come quella che sta vivendo il nostro paese. L'Associazione Psicologi per la responsabilità sociale sta affrontando l'emergenza provando a stare al servizio delle persone attivando uno sportello telematico, con telefonate e consulenze in video conferenza. Un supporto quanto mai necessario per uscire dalla fase buia che stiamo vivendo come comunità paese.
Ansie e gastriti: "Vi aiutiamo noi"
Il dottor Raffaele Felaco è un esperto di psicologia dell'emergenza, ed è il presidente dell'Associazione "Psicologi per la responsabilità sociale" che stanno provando a dare un supporto alle persone con disturbi che sono costrette in casa a causa delle misure restrittive. "Abbiamo attivato un servizio di supporto telematico – spiega il dottor Felaco a Fanpage.it – sulla nostra pagina facebook ci sono tutti i numeri di telefono utili, inoltre scrivendo alla mail psicoresp@gmail.com attiviamo un servizio di consulenza in video conferenza, aiutiamo le persone direttamente a casa". Molti comuni in Campania stanno promuovendo il servizio per dare un supporto alla popolazione in questi giorni di emergenza sanitaria: "I disturbi più diffusi sono legati all'ansia, le persone sono bombardate da notizie ansiogene e quindi si generano paure, abbiamo notizie di casi di somatizzazione con persone che hanno dei continui mal di teste o delle gastriti" spiega Felaco. Attraverso le consulenza in video conferenza gli esperti provano a far venire fuori le paure delle persone ed a parlarne: "Serve parlare perché se non si parla delle cose non si ragiona bene, quando c'è un problema serve sempre parlare così si pensa bene. Come consigli generali diciamo sempre che bisogna far lavorare il cervello, la parte più alta della mente, bisogna riconoscere questa situazione come un evento straordinario e non pensare che siano emozioni bizzarre" sottolinea l'esperto.
Evento straordinario nella nostra storia
Le misure restrittive limitano la vicinanza delle persone, un comportamento giusto e necessario per impedire la diffusione del contagio da Coronavirus ma che è un comportamento innaturale: "Ci hanno ben spiegato che la vicinanza è negativa, oggi se vogliamo il bene degli altri dobbiamo stargli lontano che è il contrario di come la nostra storia ci ha insegnato a comportarci, il senso stesso del termine soccorrere significa correre incontro, stare vicino, questa sensazione è estraniante e genera confusione" spiega il dottor Felaco. "La cosa importante è validare le emozioni, dare un riconoscimento a queste persone che quelle emozioni non sono innaturali ma è la reazione ad una situazione di grande straordinarietà" raccomandano gli psicologi. "Con la razionalità, con l'intelligenza e anche con l'ascolto ne usciremo e per questo abbiamo deciso di attivare il servizio di supporto a distanza. C'è bisogno di una mano e noi siamo pronti".