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Covid 19

Avellino, attenzione agli addetti ai tamponi per Covid-19: sono truffatori di anziani

I carabinieri di Avellino stanno indagando sulla segnalazione arrivata da una donna anziana di Lapio: è stata contattata da un finto medico che ha cercato di raggirarla dicendo di dover effettuare dei tamponi a domicilio per verificare il contagio da coronavirus. La donna non ci è cascata e ha chiamato le forze dell’ordine.
A cura di Nico Falco
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Il coronavirus come espediente per truffare gli anziani. I criminali, sempre alla ricerca di vittime da raggirare, non hanno perso tempo e hanno cavalcato la paura per la diffusione del COVID-19: adesso si spacciano per addetti incaricati dall'Asl di eseguire tamponi a domicilio. Tutto falso, naturalmente: è solo uno stratagemma per entrare in casa della vittima, carpirne la fiducia e, mentre è distratta, svuotare i cassetti. La possibilità che avessero adottato questa nuova strategia era stata ventilata nei giorni scorsi, e diverse segnalazioni erano arrivate ai Sindaci di diverse città italiane, ma un tentativo di truffa è stato sventato da una donna dell'Avellinese, che si è accorta che quello al telefono non era un medico ma un truffatore.

Le indagini sono state avviate dopo la segnalazione di una donna anziana di Lapio, che era stata contattata telefonicamente da un uomo che si era spacciato per un dottore. Era stato incaricato dall'Asl, aveva detto, di monitorare la situazione dei residenti del piccolo comune della provincia di Avellino. Presto, aveva aggiunto, sarebbe passato un collaboratore col compito di effettuare anche su di lei il tampone per verificare l'eventuale contagio. La storia sarebbe andata avanti come da copione: una persona si sarebbe presentata in casa, avrebbe probabilmente tirato fuori anche un tampone e magari lo avrebbe anche strofinato nella bocca dell'anziana, poi avrebbe fatto in modo di rimanere da solo, magari chiedendo di andare in bagno o un bicchiere d'acqua, e da quella casa sarebbe andato via con le tasche piene.

Per fortuna la donna, che conosceva i reali protocolli e sapeva che non esiste nessun servizio che effettua test dei tamponi a domicilio, non si è persa d'animo. Gli ha risposto che avrebbe chiamato i carabinieri, e così ha fatto. Il finto medico ha subito riagganciato ed è sparito, così come probabilmente ha fatto il complice che era appostato nelle vicinanze dell'abitazione, pronto a bussare al campanello. Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Montella.

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