1.733 persone tornate dal Nord. in Campania A fine marzo si teme picco di contagi da Coronavirus
Il picco dei contagi da Coronavirus in Campania è un timore, in parte calcolato, che potrebbe tramutarsi in realtà entro fine marzo, ovvero tra 20 giorni. Uno dei motivi è semplice quanto sconcertante: ci sono 1.733 persone che hanno compilato il modulo di autosegnalazione per dichiarare di essere rientrate in Campania dalle ex zone rosse del Nord Italia nelle ore in cui entrava in vigore il Dpcm dell'8 marzo. I numeri sono snocciolati dalla Regione Campania e si sommano ai tanti, incoscienti, ignoranti o menefreghisti, che hanno fatto su e già dall'Italia senza pensare al rischio contagio Covid-19 al Sud. Stamane il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca ha parlato a lungo in radio e ha spiegato: "Nei giorni scorsi sono arrivate migliaia di persone. Se tra questi cittadini ci dovesse essere una percentuale alta di contagiati, avremo situazione molto, molto pesante". Per questo ribadisce l'appello, anche a chi è tornato in Campania in auto, a "segnalare la propria situazione all'Asl e a rimanere a casa per 15 giorni".
"Il livello di crescita dei contagiati è al momento governabile – aggiunge – ma c'è l'incognita di chi è tornato tra sabato e domenica". De Luca prevede che si raggiunga il picco "a fine marzo" e richiama nuovamente i cittadini ad assumere atteggiamenti responsabili. Ieri sera è arrivata l'autorizzazione dell'Iss all'utilizzo di altri due laboratori che affiancheranno l'ospedale Cotugno nell'esame dei tamponi a Salerno e Avellino. "Nelle ultime ore abbiamo avuto notizie di laboratori privati che si sono attivati per fare tamponi a pagamento ai cittadini che lo richiedono – dice il governatore – i tamponi vanno fatti con grande serietà e devono essere affidabili. Da questa mattina abbiamo in funzione, sempre sotto il coordinamento del Cotugno, i laboratori del Moscati di Avellino e del Ruggi di Salerno, che ci consentiranno di accelerare i tempi". De Luca elogia poi il comportamento dei napoletani, che ieri "hanno dato una prova straordinaria di serietà, compostezza e responsabilità restando a casa", ma allo stesso tempo non chiude all'ipotesi ‘lock down‘ avanzata dalla Lombardia. "Fanno bene a fare questa richiesta – ragiona De Luca – sostenendo che è meglio interrompere tutte le attività economiche, come se si fosse in ferie per due settimane, pur di frenare il contagio".