La Campania compra mascherine anti-Coronavirus, lo Stato le requisisce: è scontro
Le mascherine anti-Coronavirus in Campania mancano. Scarseggiano negli ospedali, ma non solo: uffici pubblici, strutture private. Mancano le mascherine chirurgiche, le FFP1, quelle per le polveri sottili, le FFP2 e quelle davvero adatte a bloccare anche i virus, le FFP3. Chi ce le ha le vende a prezzo vergognoso, da borsa nera di guerra: arrivano fino a 20 euro in alcune farmacie che, impunite, approfittano e fanno soldi a pacchi.
Nelle ultime ore tuttavia è accaduto qualcosa di diverso che ha fatto infuriare il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. A dirlo è lui stesso, in una diretta su Facebook : la Turchia ha nazionalizzato alcuni carichi di mascherine acquistati dall'Italia, per paura di non averne in caso di contagio diffuso (che anche lì si sta puntualmente verificando, vista la pandemia in atto). Dunque alcune Aziende sanitarie Locali della Campania, rivolgendosi al mercato libero, hanno acquistato altri Dpi (dispositivi di protezione individuale). Ma i camion coi colli sono stati letteralmente posti sotto sequestro dalla Protezione Civile che li ha requisiti per necessità superiore. Di qui la rabbia dell'ex sindaco di Salerno: "La Regione Campania sta facendo atti di generosità. Ma se ci bloccano camion con le mascherine, no. Altrimenti facciamo la guerra".
La carenza di dispositivi, per lo più di mascherine FFP3 (i guanti in lattice si trovano, idem il disinfettante simil-Amuchina) è evidente in Campania e denunciata soprattutto dagli ospedali. Drammatica la situazione tra le province di Avellino e Benevento: in Irpinia mancano tute, mascherine e guanti che in questi giorni servono in grande quantità. Al momento non è possibile stabilire con certezza quando la fornitura sarà consegnata. Pediatri e medici di base della Campania lamentano il moltiplicarsi di contagi.
Rischiano il collasso anche i servizi di assistenza socio-sanitaria alle persone più fragili: 1.000 Oss (operatori socio sanitari) che in un mese assistono un’utenza stimabile sulle 10mila persone, presso i presidi ospedalieri, i Centri residenziali e diurni e nelle carceri, a fianco di persone con disabilità, anziani, sofferenti psichici, persone con dipendenze, detenuti e ammalati.
"Ho spiegato a qualche ministro perché la Campania va considerata una priorità. Quella assoluta è la Lombardia, ma la Campania ha alcuni territori che sono i più densamente popolati d'Europa. Tutta l'area metropolitana campana è l'area più densamente popolata d'Europa. Il motivo per cui stiamo buttando il sangue per tenere sotto controllo il problema è questo: non ci possiamo consentire lusso esplosione contagio. E non aggiungo altro".