“No a riti religiosi di massa. E stop a calice per Comunione”
"Non procedere nella celebrazione di riti che prevedono assembramenti di massa e non praticare, nella maniera più assoluta, la tradizione di bere dallo stesso calice". È l'invito della task force anti-Coronavirus della Regione Campania alle comunità religiose: "Si sono verificati – si legge – gravissimi episodi di contagio derivanti da questi comportamenti. È assolutamente vietato praticarli". Il riferimento è probabilmente al sacramento della Comunione e ad alcuni episodi di contagio nei giorni scorsi funzioni religiose segnalati nel Salernitano ma non solo: nei giorni scorsi sono stati registrati assembramenti di fedeli di varie confessioni. Poche persone, non folle oceaniche, ma che comunque non solo vìolano le norme nazionali e regionali ma fanno schizzare le percentuali delle possibilità di contagio contro le quali si sono mossi governo e regioni varando norme molto restrittive.
Proprio oggi anche Papa Francesco ha parlato di questo in occasione del suo secondo Angelus senza folla: "In questi giorni Piazza San Pietro è chiusa, perciò il mio saluto si rivolge direttamente a voi che siete collegati attraverso i mezzi di comunicazione. In questa situazione di epidemia, nella quale ci troviamo a vivere più o meno isolati, siamo invitati a riscoprire e approfondire il valore della comunione che unisce tutti i membri della Chiesa. Uniti a Cristo – ha concluso il Pontefice – non siamo mai soli, ma formiamo un unico Corpo, di cui Lui e' il Capo. È un'unione che si alimenta con la preghiera, e anche con la comunione spirituale all'Eucaristia, una pratica molto raccomandata quando non è possibile ricevere il Sacramento. Questo lo dico per tutti, specialmente per le persone che vivono sole".