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Caserta, sputò sulla frutta al supermercato. I colleghi barman: ‘Non ci rappresenta’

Il ragazzo della provincia di Caserta che, in piena emergenza Coronavirus, pubblicò un video in cui sputava sulla frutta al supermercato, è stato identificato e denunciato dalle forze dell’ordine. Un gruppo di suoi colleghi – il giovane è un barman – ha voluto dissociarsi dal gesto: “Chiediamo che non rappresenti più la categoria”.
A cura di Valerio Papadia
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Sono arrabbiati i colleghi del ragazzo, di professione barman, che nella provincia di Caserta, in piena emergenza Coronavirus, qualche giorno fa ha sputato sulla frutta al supermercato, riprendendosi e pubblicando poi il video su internet. Il ragazzo, S.F. le sue iniziali, è stato rintracciato dalle forze dell'ordine e denunciato. I colleghi del ragazzo, dopo aver visto il video e saputo della denuncia, hanno voluto dissociarsi dal gesto e chiedere che non rappresenti più la categoria: da quanto si apprende, il giovane faceva parte di un gruppo Whatsapp nel quale erano inseriti molti barman d'Italia. Proprio uno di questi, Domenico Barra, presidente del movimento Abui (Associazione baristi uniti d'Italia) ha voluto rivolgere un appello al consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e al conduttore radiofonico Gianni Simioli.

"Noi chiediamo che a questo soggetto non sia più consentito di mettere piede dietro nessun bancone d’Italia, non può rappresentare la nostra categoria e non può avere a che fare con il pubblico dopo quello che ha fatto. Noi del gruppo WhatsApp gli abbiamo anche dato la possibilità di redimersi ma non ha voluto sentire ragione, anzi ci ha insultato, continua a sostenere che la sua sia stata una ragazzata" ha detto Domenico Barra.

"È più che giusto che dopo essersi beccato la denuncia questo soggetto subisca una punizione esemplare, ha dimostrato di essere estraneo alle regole del vivere civile. Il suo gesto è già di per sé disgustoso e vigliacco ma in questa particolare circostanza che stiamo vivendo, in questa emergenza sanitaria, è stato anche un atto criminale" hanno commentato invece Borrelli e Simioli.

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