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Covid 19

Ecco il piano Napoli per evitare contagio da Covid. Il prefetto Valentini: ‘Regole per difendere i più deboli’

Coronavirus, Fanpage.it intervista il prefetto di Napoli, Marco Valentini: “Queste regole servono a tutelare i più deboli, è una occasione per mostrare grande senso civico”. È stato approntato piano di controlli per verificare il rispetto delle indicazioni governative per ridurre il contagio da coronavirus. Ci saranno verifiche sulle attività commerciali ma anche sui cittadini.
A cura di Nico Falco
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Nella Prefettura di Napoli sono ore frenetiche. La zona rossa dell’infezione da coronavirus da ieri sera non esiste più: ora comprende tutta l’Italia. E c’è da pianificare, organizzare. Tutelare. E quindi controlli su strada delle forze dell’ordine, chiusura forzata per gli esercizi commerciali, indicazioni chiare: uscire di casa soltanto quando è necessario. Limitazioni della libertà personale che nascono da un obiettivo preciso: evitare che il coronavirus si diffonda ancora. Impedire che la situazione peggiori, che precipiti. Intervistato da Fanpage.it, il prefetto di Napoli, Marco Valentini, batte proprio su questo punto: siamo chiamati a sacrificare una parte della nostra libertà per salvare delle vite e dobbiamo essere consapevoli dei motivi per cui esistono queste regole.

In cosa consiste il piano di controlli approntato dalla Prefettura?

Le disposizioni per la ex zona rossa ora valgono per tutto il territorio nazionale e quindi bisogna accertarsi che vengano rispettate. C’è una contestazione penale in caso di mancato rispetto, in base all'articolo 650, che prevede una pena pecuniaria o tre mesi di arresto. Questi controlli verranno fatti con rigore, ma anche con collaborazione dei cittadini. Come per la regola che vieta gli assembramenti, ci sarà prima un invito da parte delle forze dell’ordine. I controlli saranno in prima battuta sulle situazioni prioritarie, per esempio infrastrutture, stazioni, porti, aeroporti e poi sulle attività commerciali che hanno delle regole precise, come la chiusura alle ore 18 per quelle di ristorazione.

Le norme sono viste come limitazioni della libertà personale. Perché sono necessarie?

Sono regole importanti perché trasgredire non significa solo infrangere delle disposizioni del Governo. Chi non rispetta le indicazioni mette in pericolo la salute propria e quella di chi gli sta vicino. Abbiamo in programma un’opera che sia anche di sensibilizzazione e informazione: se non si osservano queste regole si fa un danno alla comunità e anche alle persone che ci sono più vicine e che in questo momento sono più indifese.

Con la zona rossa estesa cambia tutto anche per le amministrazioni locali, chiamate a rivedere le proprie modalità di gestione del territorio, dai servizi interni a quelli al pubblico. C’è una linea comune?

Un secondo pilastro di questa attività è il monitoraggio sulle pubbliche amministrazioni, che devono tenere determinati comportamenti che riguardano l’organizzazione del lavoro, l’accesso agli uffici e l’adozione di ordinanze che devono essere uniformate e devono rientrare nei binari delle indicazioni statali.

Abbiamo inoltre creato una unità di monitoraggio con compiti informativi che si riunirà domani (11 marzo, ndr) e che avrà il compito di fornire risposte alle domande delle pubbliche amministrazioni, indicando quali provvedimenti adottare e come. Ad alcune delle domande ha già risposto la Protezione Civile, con pagine informative sul loro sito Internet e che abbiamo ripreso anche sul nostro, ad altri quesiti daremo velocemente risposta grazie all'unità informativa, che serve a garantire uniformità oltre alla vigilanza.

Cosa cambia per i cittadini, quali sono i comportamenti da tenere?

Il messaggio del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è che bisogna stare in casa. Sono stati individuati quattro motivi per cui è consentito non rispettare questo obbligo: si può uscire per acquistare beni di prima necessità come alimenti o farmaci, per motivi di salute, per motivi di lavoro e per raggiungere il proprio domicilio o la propria residenza. Per verificare il rispetto di queste regole ci saranno controlli anche su strada: il cittadino potrà essere fermato dalle forze dell’ordine in autostrada così come in città e dovrà motivare il suo spostamento. La sensibilizzazione è più importante dei controlli: sono misure necessarie perché in questo modo il contagio può essere ritardato e controllato. Il rispetto di queste regole è una occasione per mostrare grande senso civico.

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