Effetto Coronavirus, a Napoli tutti a lavarsi le mani: 1.400 litri d’acqua al secondo
Lavarsi spesso le mani è il primo consiglio che le autorità sanitarie stanno dando ai cittadini per prevenire il contagio da Coronavirus, un'esercizio di igiene basilare che permette però di non venire a contatto con il virus. La diffusione delle prime notizie sui contagi nel nostro paese è coincisa a Napoli con un aumento del consumo di acqua potabile. I grafici dell'ABC, l'azienda speciale dell'acqua pubblica di Napoli, registrano il principale picco tra il 20 e il 21 febbraio, giorni in cui sono stati resi noti i primi contagi di COVID 19 nel Nord Italia.
I grafici: oltre 1.400 litri al secondo
Fanpage.it ha chiesto all'Abc di poter visionare i grafici del consumo dell'acqua nella città di Napoli e l'azienda guidata dal commissario straordinario Sergio D'Angelo ha messo a disposizione i grafici. I numeri riguardano i due principali serbatoi della città di Napoli, quello dello "Scudillo" e il serbatoio "San Giacomo". L'andamento dei consumi giornalieri, informano i tecnici di Abc, prevede un aumento del flusso nelle prime ore del mattino, il raggiungimento di un picco ed un calo progressivo fino alla sera, quando il consumo aumenta nuovamente. I dati si differenziano tra giorni lavorativi e festivi, con questi ultimi che vedono un consumo maggiore di acqua da parte dei cittadini.
Giovedì 20 e venerdì 21 febbraio, due giorni lavorativi, i due principali serbatoi hanno fatto registrare un aumento dei consumi nelle ore serali: oltre 750 litri a secondo per il serbatoio San Giacomo e circa 1.400 litri al secondo per il serbatoio Scudillo. Un incremento proprio in concomitanza con l'arrivo delle prime notizie sui contagi da Coronavirus diffuse online e nei telegiornali della sera. Per fare un raffronto si tratta, nel caso del serbatoio San Giacomo, della quantità di consumi che si registrano solo la domenica, mentre nel caso del serbatoio Scudillo il consumo è addirittura superiore a quello del fine settimana. Il dato dello Scudillo vede un ulteriore incremento tra il 2o e il 21 febbraio: nel primo giorno di emergenza coronavirus il serbatoio ha toccato il picco a 1200 litri al secondo in serata, mentre la sera del 21 è arrivato addirittura a 1.400 litri al secondo. Un vero e proprio record.
No a soluzioni igieniche fai da te: l'acqua potabile aiuta a pulire
I numeri nazionali ci parlano di 314 contagiati da Coronavirus in Italia e 12 morti, tutti nelle regioni del Nord, salvo un solo contagio a Palermo in Sicilia. A ruba sugli scaffali delle farmacie e del supermercati i prodotti igienizzanti che disinfettare le mani e le superfici. In rete circolano diverse ricette "fai da te" per realizzare in casa soluzioni disinfettanti, per far fronte alla carenza immediata dei prodotti igienizzanti negli esercizi commerciali. Ma attenzione, questa non è di certo la scelta più saggia. Il rischio è quello di produrre soluzioni inefficaci o peggio ancora generare nella preparazione delle esalazioni tossiche che possono danneggiare l'organismo. Pertanto, piuttosto che esercitarsi nel "piccolo chimico" è sempre meglio affidarsi all'acqua potabile. Lavarsi le mani con il sapone più spesso del normale, lavare più spesso i vestiti, lavare gli alimenti di cui ci cibiamo, restano consigli praticabili da tutti e senza dubbio efficaci.