Parla la contagiata da Coronavirus a Napoli: ‘Ricevo messaggi assurdi’
"I social sono di una influenza incredibile, ricevo messaggi e telefonate di persone impaurite, messaggi strani, gente che vuole sapere se ha avuto contatti con me tre mesi fa. È una psicosi terribile". Viola, nome di fantasia, racconta al telefono a Fanpage.it la sua vita da reclusa in casa, in quarantena. La ragazza è stata trovata positiva al coronavirus e, sebbene non presenti sintomi, come da protocollo è in auto quarantena, sta aspettando che trascorrano i 15 giorni stimati dell'incubazione per capire se svilupperà la malattia o meno. E deve fare i conti con la psicosi collettiva, quella che in molti episodi è già sfociata nella caccia all'untore.
"Per fortuna sto bene – racconta – non ho sintomi e non mi hanno prescritto medicinali. Ho fatto il tampone venerdì scorso e sabato mi hanno comunicato che sono risultata positiva". Da allora ha dovuto cambiare abitudini: tappata in casa, per evitare il rischio di trasmettere il virus ad altre persone, oltre ad avere sempre la paura di sviluppare i sintomi da un momento all'altro.
"È una psicosi terribile – racconta – io vivo in una bolla, quello che percepisco lo vivo solo da questo punto di vista. Nel mio paese, quando ancora non avevo ricevuto nessuna conferma, c'è stato il panico perché hanno fatto un video sui social in cui si parlava di un caso accertatissimo, e da lì sono partiti post e commenti". La quarantena terminerà martedì prossimo. Se fino ad allora non presenterà sintomi, sarà libera. E ora la ragazza teme quello che succederà dopo, quando potrà tornare alla sua vita di tutti i giorni.