Poliziotto ricoverato per Coronavirus a Napoli, altri 3 agenti in quarantena
Paura Coronavirus anche nelle forze di polizia in città. C'è un dirigente della Polizia di Stato in servizio a Napoli che è risultato positivo al tampone del virus Covid-19. L'uomo è stato ricoverato nell'ospedale Cotugno, specializzato in malattie infettive, punto di riferimento per casi del generer. Un altro dirigente e due agenti, tutti suoi colleghi e tutti privi di sintomi, sono stati messi in quarantena e si trovano adesso nella rispettive abitazioni in isolamento domiciliare. Ovviamente la notizia preoccupa, e non poco: le forze dell'ordine che svolgono un lavoro a stretto contatto con il pubblico sono particolarmente esposte in tal senso e al tempo stesso a loro non è certo possibile chiedere di bloccare il loro fondamentale lavoro soprattutto in queste ore.
Positivo un medico del pronto soccorso del San Paolo
Insomma, la stessa preoccupazione di medici e paramedici al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo, nel quartiere Fuorigrotta, a Napoli, dove un medico ha assistito un paziente, risultato poi positivo al tampone per il coronavirus, senza indossare i Dpi (dispositivi di protezione individuale, ndr.) nonostante fossero disponibili e successivamente ha completato il suo lavoro nel pronto soccorso. Dopo questo episodio, l'Asl Napoli 1 ha chiuso temporaneamente il Pronto Soccorso dell'ospedale San Paolo di Fuorigrotta e disposto la quarantena per un medico: le attività riprenderanno entro le 18 di oggi, venerdì 6 marzo. Al momento, i contagiati di coronavirus in Campania risultano essere ancora 50, lo stesso numero di ieri sera (giovedì 5 marzo) e tra i quali c'è anche uno già guarito e dimesso nelle scorse ore dall'ospedale Cotugno.
Vigile del fuoco positivo dopo un viaggio a Modena
Non destano preoccupazioni neppure le condizioni del vigile del fuoco risultato positivo al coronavirus, sempre all'ospedale San Paolo. Il 40enne napoletano aveva fatto un viaggio a Modena e, al ritorno, non si era sentito bene, presentando sintomi influenzali. L'uomo, che presta servizio a Policastro, era assente dal servizio dall'11 febbraio: era rimasto in casa della madre, all'Arenella, fin quando il tampone non è risultato positivo. Sembrerebbe escluso, quindi, un eventuale contagio dei colleghi, visto che dal rientro a Modena l'uomo non ha mai messo piede in caserma.