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Napoli, sale giochi piene: il vizio del gioco è più forte del contagio

I carabinieri, in provincia di Napoli, hanno denunciato due gestori di attività commerciali che hanno violato il nuovo decreto zona rossa del governo sull’emergenza Coronavirus. Rispettivamente a Giugliano e Melito, due esercizi commerciali erano affollati di persone, nonostante il decreto imponga la distanza di almeno un metro tra ogni persona.
A cura di Valerio Papadia
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Per far fronte all'emergenza Coronavirus, i provvedimenti del governo si sono inaspriti: a partire da oggi, 10 marzo, tutta l'Italia è considerata zona rossa, grazie al nuovo Dpcm. Si sono inaspriti, dunque, anche i controlli delle forze dell'ordine per i trasgressori, controlli che nella provincia di Napoli hanno portato alla denuncia di due persone. Nella fattispecie, i carabinieri della stazione di Giugliano in Campania, nell'ambito di un servizio di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale di Napoli, hanno denunciato due persone per aver violato le disposizioni previste dall'ultimo Dpcm. Nella stessa Giugliano, una sala giochi, nonostante la chiusura imposta dal governo, era affollata di clienti: il gestore, un uomo di 40 anni del posto, è stato dunque denunciato alla competente Autorità Giudiziaria.

Stessa sorte è toccata ad un uomo di 45 anni, gestore di un bar con sala giochi annessa, questa volta a Melito, non lontana da Giugliano, ancora nella provincia di Napoli. Entrati nell'esercizio commerciale, i militari dell'Arma hanno trovato all'interno un numero cospicuo di clienti che, date le dimensioni ridotte del locale, non rispettavano la distanza interpersonale di almeno un metro prevista dalle disposizioni governative. Anche in questo caso, come detto, il 45enne è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria competente.

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