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Covid 19

L’ordinanza anti-Coronavirus in Campania: negozi chiusi e aperti. Cosa si può fare e cosa no

Bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie chiusi fino al 25 marzo, supermercati aperti ma con obbligo di file e mascherine: ecco l’ordinanza integrale della Regione Campania su cosa è aperto e cosa è chiuso e su cosa è consentito fare in questi giorni di mobilità ridotta causa decreto anti-Coronavirus.
A cura di Cir. Pel.
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Bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie chiusi fino al 25 marzo, supermercati aperti ma con obbligo di file e mascherine. È fatto divieto di frequentare parchi urbani e ville comunali e di organizzare fiere. Per chi non rispetta i divieti, è prevista l'applicazione dell'art.650 del codice penale con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 206 euro. Dopo il decreto anti-coronavirus di ieri del governo, la Regione Campania promulga una ordinanza che rafforza a livello territoriale le norme stringenti per evitare il contagio. Ecco il testo integrale dell'ordinanza firmata da Vincenzo De Luca.

1. Con decorrenza immediata e fino al 25 marzo 2020, su tutto il territorio della regione Campania si osservano le seguenti disposizioni:
1.1 Sono vietate le attività dei servizi di ristorazione, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. I relativi esercizi sono temporaneamente chiusi, fino alla data 25 marzo 2020;
1.2 I supermercati e gli altri esercizi di vendita di beni di prima necessita -che restano aperti – sono legittimati ad effettuare consegne a domicilio soltanto di prodotti confezionati e da parte di personale protetto con appositi DPI (ovvero le mascherine).
1.3 È responsabilità dei Comuni e dei Piani Sociali di Zona garantire l'assistenza ai singoli cittadini indigenti e/o soli. Restano consentite, fermo l'obbligo di adozione di tutte le misure precauzionali. le attività degli enti del terzo settore che si occupano di assistenza agli indigenti e le attività di volontariato che prevedono l'aiuto alimentare e farmaceutico;
1.4  Gli esercizi nei cui locali, nei periodi ordinari, si svolgono attività miste (ad es., bar, tabacchi, sala giochi), sono autorizzati a svolgere esclusivamente le attività consentite dal DPCM 11 marzo 2020, come integrato dalle presenti disposizioni, ed hanno l'obbligo di sospensione immediata delle attività vietate, quali bar, video-giochi, scommesse;
1.5  È vietato lo svolgimento di fiere e mercati per la vendita al dettaglio, anche relativi ai generi alimentari;
1.6  È fatto divieto di frequentare parchi urbani e ville comunali. I soggetti competenti garantiscono la chiusura di eventuali porte e varchi di accesso.
1.7. Resta fermo il divieto di utilizzo degli impianti sportivi di qualsiasi genere, con la sola esclusione di quelli dedicati a sedute di allenamento degli atleti professionisti e atleti di categoria assoluta che partecipano ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico. In tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezza) del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano;
2. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi di cui al presente provvedimento è punito ai sensi dell'art.650 del codice penale.
3. I soggetti competenti assicurano l'esecuzione delle misure disposte con la seguente ordinanza.
La presente ordinanza è notificata ai Sindaci e ai Prefetti ed è trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Salute.

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