Pomigliano, morto di Coronavirus nella notte operaio della raccolta rifiuti, aveva 55 anni
Un operaio di 55 anni di Pomigliano d'Arco (Napoli), contagiato dal coronavirus Sars-Cov-2, è deceduto nella notte appena trascorsa in seguito alle conseguenze di una crisi respiratoria e di una infezione polmonare. L'uomo lavorava per Nogea, ditta che si occupa della raccolta di rifuti nel comune di San Vitaliano, in provincia di Napoli. Era stato ricoverato la settimana scorsa al Loreto Mare di Napoli perché risultato positivo al Covid-19. I sanitari stanno effettuando accertamenti sulle cause della morte e per capire se tra le persone che sono state a contatto con lui ci sono altri a rischio.
Il decesso è stato annunciato su Facebook da Lello Russo, sindaco di Pomigliano D'Arco. "Cari concittadini, purtroppo è un annuncio che non avrei voluto mai dare – dice nel video il primo cittadino del comune alle porte di Napoli – nella notte è venuto a mancare uno dei pazienti affetto da coronavirus. Voglio esprimere, a mio nome e a nome della comunità che rappresentò, la solidarietà e la vicinanze e le condoglianze alla famiglia che in questa situazione non potranno nemmeno accompagnare il proprio congiunto all'ultima dimora. Facciamo in modo che queste tristi notizie spingano la mia comunità ad essere più rigida nell'osservanza delle norme, dei decreti e delle ordinanze che sono state fatte. Dobbiamo stare a casa, è l'unica terapia. E forse così facendo potremmo anche onorare la memoria di chi ci ha lasciato".
Il cinquantacinquenne deceduto nella notte scorsa era uno dei quattro residenti di Pomigliano d'Arco risultati positivi al coronavirus. Oggi in Campania i pazienti positivi al Coronavirus sono 774 (dati diffusi dall'Unità di Crisi della Regione Campania e aggiornati alle 16.40 di oggi, 20 marzo).