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Coronavirus Procida, due turisti di Bergamo bloccati e fatti ripartire

Due turisti provenienti da Bergamo sono stati bloccati appena sbarcati a Procida e sono stati fatti risalire sul primo aliscafo utile per Napoli. Il sindaco Ambrosino ha annunciato di voler chiedere a Prefetto e Governatore che le compagnie di navigazione verifichino i documenti dei passeggeri in procinto di partire per le isole.
A cura di Nico Falco
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Due turisti provenienti dalla provincia di Bergamo, appena sbarcati a Procida, sono stati bloccati e fatti reimbarcare sul primo aliscafo utile per Napoli. I due sono stati bloccati nella mattinata di oggi, 9 marzo, durante i controlli predisposti sull'isola del Golfo di Napoli per ridurre i pericoli di diffusione del coronavirus. La coppia era riuscita a sbarcare nonostante le misure disposte dal decreto del Consiglio dei Ministri e attuate dalla Regione Campania con ordinanza regionale che stabilisce l'obbligo di isolamento per 14 giorni da chiunque provenga dalle zone rosse.

I due sono stati notati appena sbarcati, sono stati controllati dalla Polizia Municipale di Procida che, accertata la loro provenienza, li hanno bloccati e li hanno fatti reimbarcare sul primo aliscafo per Napoli. La coppia era stata già controllata prima di salire sulla nave, al Molo Beverello, e sottoposta ai controlli sanitari, con esito negativo. Dopo questo episodio il sindaco di Procida, Dino Ambrosino, ha annunciato di voler richiedere al Prefetto Marco Valentini e al governatore Vincenzo De Luca di incaricare le compagnie di navigazione di verificare i documenti dei passeggeri in procinto di partire per le isole.

Nei giorni scorsi Ambrosino aveva invitato i suoi concittadini a fidarsi delle misure messe in campo dalle Istituzioni, sia dal governo centrale che dalle Regioni e dalle amministrazioni locali. In particolare, il sindaco si era raccomandato di seguire le linee guida ma senza lasciarsi andare ad allarmismi da "caccia all'untore", perché "se non c'è un po' di fiducia degli uni verso gli altri, nessuna risposta sarà mai sufficiente".

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