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Covid 19

Salerno, contagi da Coronavirus dopo il ritiro religioso di Atena Lucana. Ora denunce penali

La Regione Campania ha messo in quarantena quattro grossi centri del Salernitano: Sala Consilina, Polla, Atena Lucana e Caggiano (Vallo di Diano). Il motivo? L’ondata di contagi dopo un ritiro religioso ad Atena Lucana. De Luca furioso: “Colpa di due iniziative messe in campo da un “predicatore” ed altri suoi collaboratori, in violazione a ordinanze già in essere”.
A cura di Redazione Napoli
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Perché la Regione Campania ha deciso con un provvedimento durissimo, di mettere in quarantena 4 intere città della provincia di Salerno? Tutto nasce dall'ormai tristemente noto ritiro spirituale di neocatecumenali, un raduno religioso che si è tenuto in un noto albergo di Atena Lucana il 28, 29 febbraio e 1 marzo, cui è seguito,  il 4 marzo, un incontro nella Chiesa di San Rocco a Sala Consilina. In quelle occasioni era presente il pensionato di 76 anni di Bellizzideceduto il 10 marzo scorso e risultato positivo al Covid-19.

La macchina della prevenzione sanitaria si è messa in moto obbligando alla quarantena tutti i partecipanti al raduno. Ma, intanto, il danno è stato fatto.  I comuni interessati dalla quarantena e quindi dal divieto di entrata e uscita sono: Sala Consilina, Polla, Atena Lucana e Caggiano (Vallo di Diano) ma c'è preoccupazione anche nella Piana del Sele, in particolare a Eboli.

"La decisione di mettere in quarantena i 4 Comuni a sud della provincia di Salerno è la conseguenza di due iniziative messe in campo da un "predicatore" ed altri suoi collaboratori, in violazione a ordinanze già in essere  -attacca Vincenzo De Luca -. Si rimane davvero indignati di fronte a questa irresponsabilità che ha prodotto decine di contagi, la quarantena per 4 Comuni e decine di contatti che andranno verificati nelle prossime ore. Ho dato mandato all'Asl di procedere alla denuncia penale di quanti hanno promosso o partecipato a questa iniziativa per il danno enorme che ha prodotto sulla pelle di migliaia di cittadini, di migliaia di medici e infermieri impegnati all'ultimo respiro nella battaglia contro la diffusione del contagio. Nelle prossime ore, saremo se possibile, ancora più rigorosi di fronte a comportamenti irresponsabili, applicando le sanzioni previste, a cominciare da quanti hanno partecipato a queste iniziative"

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