Salerno, morto di coronavirus il parroco neocatecumenale Alessandro Brignone
Padre Alessandro Brignone, parroco di Caggiano, comune in provincia di Salerno, è morto di Coronavirus. Don Alessandro aveva contratto il Covid-19 durante il raduno neocatecumenale in Piana del Sele. Ne ha dato notizia il comune di Caggiano; il sacerdote è deceduto all'ospedale di Polla, attrezzato per i casi di Coronavirus.
È il sindaco Modesto Lamattina a parlare: "Il nostro quarto giorno di quarantena inizia nel peggiore dei modi. Questa notte, non ce l'ha fatta il nostro Don Alessandro. Questo nemico invisibile colpisce la nostra comunità in modo violento e drammatico. Ci stringiamo nel dolore a tutta la sua famiglia, in questo giorno della Festa del papà ad un padre che perde un figlio. A tutta la famiglia vanno le nostre sentite condoglianze. Una perdita enorme per la nostra comunità, che non è solo un numero a livello nazionale. Che sia da monito, se non vogliamo continuare a piangere vittime, a quanti ancora irresponsabilmente continuano ad uscire malgrado gli ormai infiniti appelli di restare a casa".
Il vescovo di Teggiano-Policastro, monsignor Antonio De Luca, aveva peraltro precisato di aver contattato il sacerdote che aveva celebrato messa a Sala Consilina che gli ha garantito che "sono state rispettate tutte le norme di prevenzione impartite dal vescovo circa l'eliminazione del segno della pace, la distribuzione della comunione sulla mano e la distanza prescritta". La diocesi di Salerno-Campagna-Acerno ha reso noto oggi, in una nota, che "nella solennità del Suo padre putativo Giuseppe, misteriosamente il Signore ha chiamato a Sè il nostro caro don Alessandro. Ricoverato nell'ospedale di Polla, egli non ha superato la notte. Con grande dolore, ma nella fede suscitata da Colui che è risorto, lo ricorderemo tutti oggi particolarmente nella S. Messa. Non sono ancora noti i particolari delle esequie, che ovviamente dovranno avvenire, come sempre in questo tempo, in forma strettamente privata. Coraggio: il Signore, la Madonna e San Giuseppe ci aiuteranno a vivere e superare questa drammatica e misteriosa circostanza di prova".
Chiusi tutti i negozi di Caggiano
Sospensione dell'apertura al pubblico dei negozi di generi alimentari, di prima necessita' e farmaci del comune di Caggiano, nel Salernitano. La decisione è del sindaco Modesto Lamattina che ha firmato un'ordinanza in vigore dalle 14 di oggi 19 marzo con le nuove disposizioni per contenere ulteriormente la diffusione del contagio da coronavirus. Intanto, i cittadini di Caggiano, da questo pomeriggio, per effettuare le spese devono contattare telefonicamente gli esercenti e la farmacia di Caggiano per la richiesta di spesa o farmaci che "potranno ritirare esclusivamente all'esterno delle strutture all'orario concordato con il negoziante e con il farmacista, i quali sono tenuti a programmare le consegne in modo da evitare qualsiasi forma anche minima di assembramento esterno all'ingresso", si legge nell'ordinanza che fornisce un'alternativa: "avvalersi della consegna a domicilio fatta esclusivamente dai volontari di Protezione civile autorizzati, in due fasce orarie, alle ore 12 alle ore 18". L'operazione di consegna – viene spiegato – "verra' effettuata rispettando tutte le direttive di sicurezza prescritte dalla legge, così da prevenire eventuali rischi di contagio. Il servizio è gratuito, mentre il costo della spesa è a carico del destinatario. Per eventuali esigenze particolari e/o informazioni contattare i numeri: 0975/393001 – 327/0706072″.
La quarantena in 4 comuni del Salernitano
Nei giorni scorsi la Regione Campania con una ordinanza ha disposto la quarantena in 4 centri del Salernitano: Sala Consilina, Polla, Atena Lucana e Caggiano. Si tratta delle zone in cui si è verificato un picco di contagiati alimentato dagli incontri religiosi neocatecumenali che si sono tenuti nelle scorse settimane. Sull'argomento il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è stato durissimo:
La decisione di mettere in quarantena i quattro Comuni " la conseguenza di due iniziative messe in campo da un ‘predicatore' ed altri suoi collaboratori, in violazione a ordinanze già in essere. Si rimane davvero indignati di fronte a questa irresponsabilità che ha prodotto decine di contagi.