Corruzione a Ischia, ai domiciliari il consigliere regionale Maria Grazia Di Scala
Anche il consigliere regionale di Forza Italia Maria Grazia Scala è rimasta coinvolta nelle indagini per corruzione e peculato condotte dai Carabinieri di Barano d'Ischia riguardante diversi episodi che vanno da abusi edilizi e alla corruzione. Nell'ambito della stessa operazione, scattata alle prime luci dell'alba, è stato arrestato l'ex comandante dei vigili urbani di Barano, Antonio Stanziola. Misure cautelari di obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria hanno riguardato altre 3 persone Raffaele Piro, Antonio Schiano e Giorgio Vuoso. Gli indagati sono accusati a vario titolo di peculato, corruzione, concussione, abuso d'ufficio, falsità materiale ed ideologica commessa da pubblico ufficiale e truffa in danno del comune. Stamane gli uffici comunali sono stati perquisiti dai militari dell'Arma in cerca di prove documentali.
Le indagini: così il capo dei vigili rilasciava autorizzazioni false
L'inchiesta, che vede indagato per abuso d'ufficio risulta anche il sindaco di Barano, Paolino Buono, è stata avviata dai carabinieri nel 2013 a seguito di una denuncia sporta da un venditore ambulante. Le indagini – come specifica la nota della Procura – hanno permesso di ricostruire alcuni episodi di abuso commessi dall'ex comandante dei vigili Stanziola, responsabile dell'organizzazione e controllo delle attività connesse a mercati fiere e manifestazioni e dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale. In alcune occasioni Stanziola ha agito in concorso con i membri dell'Associazione Culturale "Testaccio Grandi Eventi", creata proprio per aggirare le normative di natura fiscale e amministrative in materia di fiere, mercati e spettacoli.
Secondo quanto emerso dalle indagini, dunque, l'ex comandante dei caschi bianchi avrebbe intascato denaro o ricevuto altri benefici in cambio di autorizzazioni a partecipare a fiere e mercati sul territorio del Comune di Barano d'Ischia. Stanziola, inoltre, avrebbe percepito denaro e utilità anche per il rilascio di false autorizzazioni in materia edilizia ed urbanistica in favore di soggetti che le hanno poi prodotte in giudizi civili per contrastare le legittime pretese della controparte. Il sindaco Paolino Buono è indagato assieme ad un funzionario, per il rilascio di una di queste autorizzazioni. Il consigliere regionale Maria Di Scala, invece, rappresentava legalmente uno degli operatori mercatali sottoposto a ricatto a fini estorsivi. L'ipotesi di reato per la Di Scala è quella di tentato peculato.