Case e conti svizzeri, sequestrato il tesoro dell’ex sindaco di Giugliano: vale 6 milioni
Sequestro di beni, questa mattina, ai danni di Giovanni Pianese, ex sindaco – in quota Forza Italia – di Giugliano in Campania, nella provincia di Napoli, ed ex consigliere della Regione Campania. Il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, su disposizione del gip del Tribunale di Napoli e della Direzione distrettuale antimafia partenopea, ha operato un sequestro patrimoniale per un valore complessivo di 6 milioni di euro nei confronti dell'ex primo cittadino di Giugliano. Il sequestro è scattato a seguito di approfondite indagini economico-patrimoniali condotte dal Gico della Guardia di Finanza su Pianese, indagato per fatti di corruzione risalenti al 2011, quando Pianese era ancora sindaco della città alle porte di Napoli. Nella fattispecie, il sequestro ha riguardato: 5 autovetture; 8 immobili situati a Gaeta (nella provincia di Latina), Roccaraso (in provincia de L'Aquila) e nella stessa Giugliano; quote societarie; una farmacia e 22 rapporti finanziari (ci cui tre aperti in Svizzera). Tutti i beni sequestrati erano nella piena disponibilità di Pianese e del suo nucleo familiare.
Già nel luglio del 2017, l'ex sindaco Pianese era stato destinatario di un provvedimento di cautelare e di un sequestro di 250mila euro, risultati essere il corrispettivo della tangente intascata dall'ex primo cittadino e che gli sarebbe stata elargita dalla Progetto Grano Spa dell'imprenditore milanese Benito Benedini per oliare l'approvazione del piano di lottizzazione nella zona di via Staffetta a Lago Patria, frazione del Comune di Giugliano, dove di lì a poco sarebbe sorta la base Nato che avrebbe preso il posto di quella di Bagnoli.