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Cosentino a processo: “Quando mi candidai ai Casalesi non interessava la politica”

Oggi la prima udienza processuale da detenuto per Nicola Cosentino, ex sottosegretario forzista imputato per i presunti legami con il clan dei Casalesi: “Quando mi candidai la prima volta il clan dei Casalesi non era ancora strutturato, i boss erano Antonio Bardellino e Mario Iovine”.
A cura di Angela Marino
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Ha cominciato a parlare con i magistrati nella prima udienza processuale da detenuto Nicola Cosentino, ex sottosegretario all'Economia del Governo Berlusconi. L'ex deputato di Forza Italia, in cella dal 3 aprile 2014, si è presentato dal carcere di Terni, dove si trova recluso, nel palazzo di giustizia di Santa Maria Capua Vetere per il dibattimento nel processo in cui è imputato di concorso esterno in associazione mafiosa. Processo che dura, ormai, da quattro anni e mezzo.

"Quando mi candidai la prima volta alle Comunali, nonostante avessi 19 anni, presi 256 voti e fui eletto – ha cominciato ha raccontare Cosentino – Allora il clan dei Casalesi non era ancora strutturato, i boss erano Antonio Bardellino e Mario Iovine, ma non credo che a quel tempo avessero interesse per la politica". Il dibattimento verte, infatti, sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi, un tempo egemone nella provincia di Caserta, nelle società incaricate della raccolta rifiuti nel territorio del Casertano. Accompagnato dai legali, Stefano Montone e Agostino De Caro, Cosentino ha risposto alle domande del pm della Dda di Napoli, Alessandro Milita.

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