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Crisi Coronavirus, il flop: spesa ai poveri, il magazzino del Comune di Napoli è vuoto

Il deposito di generi alimentari del Comune di Napoli a Mostra d’Oltremare è sostanzialmente vuoto, avanzati circa 4 milioni di euro dal finanziamento avuto dal governo, solo 14.200 domande sono state accettate. Marco Sarracino, segretario provinciale del Pd: “Allargare subito la platea per il bonus spesa”. Gli attivisti di Potere al Popolo da soli hanno distribuito aiuti a 1.500 persone: “Il bonus spesa del Comune è un flop”
A cura di Antonio Musella
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Il centro di stoccaggio dei generi alimentari da distribuire alle fasce sociali più deboli del Comune di Napoli, installato alla Mostra d'Oltremare, è praticamente vuoto. Come testimoniano le immagini raccolte da Fanpage.it in uno degli ampi padiglioni della struttura di Fuorigrotta, solo una piccolissima parte è occupata dagli aiuti. Dalle foto si vedono anche prodotti abbastanza singolari come le numerose pedane di cialde per le macchinette del caffè, il cui utilizzo è ovviamente vincolato al possesso della macchinetta elettrica. Oppure delle piantine con graziosi fiorellini, che per quanto possano rappresentare un dono gentile e piacevole, non hanno il senso in un centro di stoccaggio per generi alimentari. C'è tanta pasta nel deposito, ma meno della metà di un bancale di salsa di pomodoro è a disposizione per gli aiuti. Il Comune di Napoli, per scelta dell'Assessore al welfare Monica Buonanno, ha disposto che la distribuzione degli aiuti venisse fatta solo attraverso la Napoli Servizi, società di proprietà del Comune di Napoli dalle cui fila provengono diversi consiglieri comunali. Il terzo settore invece è stato completamente lasciato fuori dalla distribuzione degli aiuti. Associazioni, cooperative, consorzi, fino anche i volontari non hanno avuto accesso al sito di stoccaggio del Comune di Napoli. Un sito, che dopo una prima fase in cui è stato riempito di aiuti, ora giace praticamente vuoto e desolato.

Sarracino (Pd): "Estendere subito l'accesso al bonus"

Dei fondi arrivati dal governo per sostenere le famiglie indigenti attraverso il bonus spesa, sono avanzati circa 4 milioni di euro. Troppo strette le maglie stabilite dall'amministrazione comunale per prevedere un accesso adeguato rispetto alle domande. Tra gli esclusi anche chi usufruisce del reddito di cittadinanza ad esempio, una condizione ritenuta dal Comune di Napoli ostativa per usufruire degli aiuti. Il segretario provinciale del Partito Democratico, Marco Sarracino, ha partecipato ieri ad un incontro con il vice sindaco Enrico Panini nel quale sono state avanzate diverse proposte. "Ho innanzitutto chiesto l'allargamento della platea per l'accesso al fondo alimentare – spiega Sarracino in un post su Facebook – visto l'avanzo di 4 milioni di euro, aprendo ai percettori di reddito di cittadinanza, famiglie con disabili e/o con oltre quattro figli. Purtroppo non sarà così". Restano dunque sul piatto 4 milioni di euro di avanzo dei fondi dati dal governo ed un magazzino sostanzialmente vuoto. "Mancano inoltre misure concrete per alcuni settori fondamentali per la tenuta economica e per la garanzia dei servizi minimi essenziali della città: dal turismo al commercio, passando per il mondo della ristorazione fino a quello del trasporto pubblico – prosegue Sarracino – ne parleremo sicuramente nel prossimo consiglio comunale, che il PD ha chiesto di convocare a breve, poiché riteniamo che proprio la politica non possa andare in quarantena". Dai dem arrivano critiche anche alla delibera approvata dal Comune di Napoli per fronteggiare la crisi derivata dalla pandemia da Coronavirus: " La delibera di giunta manca della concretezza necessaria ad affrontare sia la fase emergenziale che quella di programmazione – sottolinea il segretario provinciale del Pd – si basa infatti su possibili volontà del Governo nazionale, che ha già dimostrato tra l'altro estrema vicinanza al Comune di Napoli, che non solo non trovano alcun fondamento nella realtà ma rischiano di illudere i cittadini, le famiglie e le imprese".

Potere al Popolo: "Il bonus spesa del Comune è un flop"

Sul tema sono intervenuti anche gli attivisti di Potere al Popolo che in queste settimane sono impegnati nella distribuzione autonoma di aiuti alimentari alle famiglie indigenti. L'hub è il centro sociale Ex Opg "Je so pazz" di Materdei in cui sono stoccati gli aiuti e da cui partono le squadre di volontari. Si stimava che la platea di beneficiari in base ai fondi disponibili riuscisse a coprire tra le 25 e le 30.000 persone e famiglie. Secondo quanto riportato le domande arrivate sono state 18.239, quelle considerate valide 14.200 circa. Qualcosa è evidentemente andato storto. “Abbiamo subito fatto presente al Comune che i criteri stabiliti erano troppo restrittivi per la platea di persone in seria difficoltà in questo momento” dichiara Chiara Capretti, di Potere al Popolo. "Praticamente, grazie ai criteri restrittivi, si è speso poco più della metà del budget iniziale, non si è scelta una soglia ISEE ma poteva accedere solo chi dichiarava reddito zero. Questo ha escluso decine di migliaia di famiglie che sono attualmente in povertà assoluta" sottolinea Capretti. Gli attivisti ricevono centinaia di telefonate al giorno al loro sportello di supporto alla cittadinanza: "Praticamente il 90% delle famiglie che hanno chiamato al nostro sportello di supporto non potevano accedere" sottolineano gli attivisti. Potere al Popolo, così come tante altre realtà sociali della città di Napoli, continuerà a distribuire gli aiuti, fino ad ora sono state assistite circa 1455 persone con gli aiuti alimentari e acquistate 2650 mascherine, con un totale di donazioni raccolte pari a 33 mila euro. "Proponiamo un tavolo di discussione con associazioni e movimenti che in queste settimane stanno contribuendo con attività di solidarietà, distribuzione di pacchi spesa e supporto alle mense per i senza fissa dimora" conclude Potere al Popolo.

Il deposito di aiuti alimentari dell'Ex Opg "Je so pazz"
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