Ma chi, di questi tempi, non vorrebbe svagarsi un po'? E allo stesso tempo chi, di questi tempi, ha davvero voglia di festeggiare, mentre ogni santo giorno in Italia alle ore 18 si suonano le campane a morto per centinaia di malati di Covid? Spero che chiunque, tra ieri e oggi, si stia mettendo in auto, fregandosene di ordinanze e decreti, per farsi Pasqua e Pasquetta nella seconda casa, sia pizzicato da carabinieri e polizia e pesantemente multato. Non gli auguro altro, anche se una chiacchierata coi parenti delle vittime di Coronavirus che hanno visto morire un proprio caro per un contagio arrivato non si sa come, servirebbe eccome, a questa gente.
Che senso ha? È davvero indispensabile sfidare l'autorità in un momento in cui non solo c'è bisogno di rispettare quel poco di regole condivise necessarie a non far durare questo "Italia lockdown" fino all'estate? In provincia di Benevento e di Salerno sono state bloccate delle famiglie (tutte di Napoli) che tentavano di evadere per passare il ponte d'aprile altrove ma non a casa. Ma non è irrispettoso, mi chiedo, per la tanta gente perbene che negli ospedali – dai medici agli infermieri agli operatori socio sanitari – e nelle proprie case, anziani, bambini, disabili, sta soffrendo pur di non vìolare questa quarantena necessaria a rallentare e infine bloccare l'ondata di contagi? E per i tanti piccoli e medi imprenditori,per gli artigiani che non guadagnano niente da due mesi e rischiano il fallimento? Ecco, una gita non rovina il mondo, direte voi. Ma l'esempio sbagliato in queste situazioni può portare a mille altre emulazioni. Uscire sarà bello soltanto quando tutti staremo tranquilli, senza sospetti, senza ansie.