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Credo nella Resistenza, per questo dico che Positano “non si Lega” il 2 giugno

A Positano, per il 2 giugno, è stata organizzata una manifestazione della Lega organizzata da alcuni esponenti politici locali. Riceviamo e pubblichiamo la lettera del nostro lettore Carlo che si dice contrario alla manifestazione: “Molti cittadini hanno aderito ad un’ideologia fondata sull’intolleranza, sulla rabbia, sulla repressione”.
A cura di Redazione Napoli
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A Positano, per il 2 giugno, è stata organizzata una manifestazione della Lega organizzata da alcuni esponenti politici locali. Riceviamo e pubblichiamo la lettera del nostro lettore Carlo.

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Mi chiamo Carlo, vivo all’estero da più di 10 anni ma Positano è il paese che amo, lì ho le mie radici. Vorrei poter continuare la citazione dicendo di avere lì anche le mie speranze e i miei orizzonti, ma non è così. Positano è il paese in cui sono cresciuto, un paese che mi ha insegnato cosa voglia dire conoscere e apprezzare culture e persone diverse. Positano è il posto dove trovo rifugio anche vivendo a migliaia di chilometri di distanza: mi basta accedere alla webcam posizionata sulla Spiaggia Grande per sentire i profumi e i suoni che mi hanno cullato nella mia infanzia e adolescenza e ritrovare la pace interiore.

Positano è un posto speciale nel mio cuore, il ricordo della spensieratezza, della tolleranza, della libertà, dell’arte. Positano è una storia d’amore scritta da pescatori, da artisti, da persone di ogni etnia o religione. Ed è per questi motivi che mi lacrima il cuore vedendo la direzione che Positano ha preso negli ultimi anni, e che ha trovato il culmine in questi giorni con l’adesione da parte di molti cittadini ad un’ideologia (non un partito, bensì un’ideologia) fondata sull’intolleranza, sulla rabbia, sulla repressione.

“Ohè esagerato” direbbe qualcuno. Sono sicuro che nella storia (che molti si rifiutano di ricordare), sono stati in molti a sminuire eventi che poi si sono rivelati catastrofici. No, non sono esagerato. Sono ferito. Sono deluso. Ma non sono esagerato. Ma non di coloro che hanno apertamente manifestato il loro appoggio, no. Sono deluso di coloro che sbandierano resistenza e rivoluzione e poi quando si tratta di scendere in piazza a manifestare il proprio dissenso, realizzano che questo gli si potrà ritorcere contro in un modo o nell’altro. Gli eventi di questi giorni hanno confermato un concetto che purtroppo rappresenta il vero problema dell’umanità: ognuno pensa solo ed esclusivamente al proprio tornaconto, fregandosene del bene collettivo. Per poi lamentarsi al bar il giorno dopo. Meraviglioso. Meravigliosamente triste.

Concludo dicendo che se questa ideologia dell’intolleranza fosse stata applicata secoli fa, probabilmente la Madonna che tutti celebriamo il 15 agosto e che “ci protegge", non sarebbe mai esistita: è nera ed è arrivata clandestinamente con un barcone. Buona resistenza a chi ancora ci crede. In questi giorni quasi tutti i miei amici tra i 25 e i 40 hanno pubblicato su facebook cose tipo: #NonMiLego #PositanoNonSiLega

Carlo

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