Crisi rifiuti a Napoli, De Magistris: ‘Stiamo ripulendo la città’
Il Comune di Napoli ha messo in campo negli ultimi giorni attività di pulizia straordinaria per rimuovere i cumuli di rifiuti che hanno invaso le strade della città dal centro alla periferia. Interventi sono stati effettuati a Scampia, a Forcella e nel Vasto, "pur con pochissime risorse economiche" e malgrado si avvertano "ostacoli, insidie e cattiverie". Ma le attività non verranno annunciate di volta in volta, per non dare modo a "chi rema contro la città" di "organizzarsi per fermarsi il suo riscatto". Lo dice sul proprio profilo Facebook il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, pubblicando a corredo alcune fotografie che ritraggono gli operatori impegnati nella raccolta dei rifiuti.
"Stiamo lavorando, senza un attimo di sosta, perché Napoli, pur con pochissime risorse economiche, raggiunga livelli di servizi migliori di quelli attuali – scrive De Magistris – avvertiamo aumentare ostacoli, insidie, cattiverie, ma nulla fiaccherà la mia e la nostra azione affinché la città non torni mai più indietro. Le immagini di seguito mostrano una parte delle attività di pulizia straordinaria messe in campo negli ultimi giorni a corso Novara, a Scampia, a piazza Cavour, via Morelli e a Forcella. Da parte nostra c’è tutto l’impegno nel voler rendere una città più pulita e decorosa. È chiaro che se saremo in tanti a lottare nella giusta direzione la battaglia sarà vinta perché è necessaria la collaborazione di ogni singolo cittadino nel condurre un comportamento corretto nel rispetto della vita in comune".
Il messaggio si conclude spiegando perché gli interventi di pulizia non verranno annunciati prima, ma soltanto dopo che saranno stati svolti. L'Amministrazione ha scelto di lavorare in silenzio, "perché chi rema contro la città non possa organizzarsi per fermare il suo riscatto". Un concetto che si collega a quello espresso giovedì scorso, 9 gennaio, quando Luigi De Magistris aveva detto che la crisi sarebbe rientrata entro la successiva domenica, ovvero il 12 gennaio, e che se così non fosse stato si sarebbe trattato di "un sabotaggio".