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Crollo dell’ex monastero a Napoli: due operai sono in prognosi riservata

Due dei quattro operai estratti vivi questa mattina dalle macerie del crollo dell’ex convento in via San Paolo, al centro storico di Napoli, sono ancora ricoverati in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli di Napoli, in prognosi riservata.
A cura di Valerio Papadia
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Sarebbero due gli operai rimasti feriti gravemente nel crollo dell'ex monastero in via San Paolo, nel cuore del centro storico di Napoli – zona Tribunali – interessato dal cedimento di una parte del muro perimetrale. Gli operai, che erano al lavoro per eseguire interventi di ristrutturazione nel complesso che affaccia sull'omonima Basilica di San Paolo Maggiore e su piazza San Gaetano, a due passi da Napoli Sotterranea, sono stati investiti dalle macerie: sul posto, i vigili del fuoco della squadra Usar hanno lavorato senza sosta per estrarre tutti e quattro gli operai vivi, riuscendo nel loro intento.

Stando a quanto si apprende, però, come detto due di loro sono rimasti gravemente feriti: trasportati dal 118 all'ospedale Cardarelli in codice rosso, sono stati trasferiti nel Trauma Center del nosocomio napoletano. Il personale medico gli ha riscontrato un politrauma maggiore con traumi da caduta e da schiacciamento e varie lacerazioni. Per adesso la loro prognosi è riservata, anche se i due non dovrebbero essere in pericolo di vita. Gli operai sono gravi ma sono vigili. I medici stanno prestando loro la massima attenzione e sono in corso i trattamenti necessari. Al momento non è ancora possibile fornire una prognosi definita e pertanto per ora sono in prognosi riservata" ha detto Ciro Verdoliva, manager dell'ospedale Cardarelli.

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