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Crollo palazzo Torre Annunziata, il sindaco Ascione: “Due famiglie disperse”

Il primo cittadino oplontino ha confermato l’esistenza di lavori di ristrutturazione al primo ed al secondo piano. “Correlazione con il crollo? Non possiamo dirlo”. Tra i dispersi anche un funzionario del comune con la famiglia.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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A Torre Annunziata si continua a scavare alla ricerca di sopravvissuti dopo il crollo di una palazzina avvenuto alle prime luci dell'alba: ma con il passare del tempo, l'apprensione sale. Sul luogo del disastro ci sono vigili del fuoco, Carabinieri, Polizia e volontari che stanno cercando di scavare anche a mani nude e con il supporto di unità cinofile alla ricerca dei dispersi, di cui non si conosce ancora il numero esatto. Il sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, parla per adesso di "sette dispersi", mentre ha confermato che al primo ed al secondo piano fossero in corso lavori di ristrutturazione e che fossero dunque disabitati.

"A me risultano due famiglie disperse, una composta da genitori e due bambini, un'altra da tre persone adulte. In totale sette persone, anche se è difficile per ora dare notizie ufficiali sul numero dei dispersi", ha spiegato il primo cittadino oplontino, "I primi due piani erano disabitati e interessati da lavori di ristrutturazione. Dove risiedevano le famiglie dei dispersi erano il terzo e quarto". Ma su una possibile connessione tra i lavori e il crollo, il sindaco glissa: "Non possiamo dirlo". Il sindaco ha poi aggiunto che tra i dispersi c'è la famiglia dell'architetto Giacomo Cuccurullo, funzionario dell'Ufficio tecnico del Comnune, con la moglie Adelaide, detta Eddye, e il figlio Marco, di 25 anni. "Mi spiace che un tecnico del nostro ufficio non si sia accorto di nulla, qualche segnale deve esserci stato", ha aggiunto ancora il primo cittadino di Torre Annunziata, "certo era un palazzo messo male".

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