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Cumana, corse sospese fino a nuovo ordine

L’annuncio apparso ieri alle fermate della linea Fuorigrotta – Torregaveta ha scatenato il caos. Migliaia i pendolari rimasti bloccati.
A cura di An. Mar.
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"Servizio sospeso fino ad avviso contrario". È l'annuncio affisso ieri nella bacheca della stazione della linea Cumana di Napoli. I passeggeri sono rimasti interdetti di fronte all'ennesimo annuncio di disservizi di una tratta che da troppo ormai non riesce a servire la zona flegrea. Tanti sono i problemi della linea su rotaie che collega Pozzuoli al centro storico di Napoli: dalla penuria di convogli, alla scarsa manutenzione degli stessi fino alle agitazioni del personale Eav, che anche questa volta hanno portato alla sospensione del servizio.

"Ad integrazione del servizio ferroviario – recita l'annuncio – a partire da oggi 2 ottobre 2014 e fino a contrario avviso, sulla linea cumana, tratta Fuorigrotta – Torregaveta e viceversa, è istituito un servizio automobilistico integrativo a cura della ditta Angelino. Le fermate dei bus saranno effettuate nei pressi delle stazioni. Napoli, 2 ottobre 2014."  Non è la prima volta che i pendolari si trovano di fronte all'annuncio di ritardi indeterminati, accompagnati quasi sempre dalla raccomandazione di affidarsi a mezzi di trasporto alternativi, questa volta però, i convogli sono rimasti fermi fino a nuovo ordine.

Nella mattinata di ieri era stato garantito dal personale della linea su rotaie l'arrivo di quattro treni che avrebbero sopperito alla carenza di convogli permettendo comunque qualche partenza a singhiozzo. Una situazione insostenibile per le migliaia di utenti della linea che ogni giorno affollano le stazioni. Alla base del disservizio ci sarebbe, secondo quanto dichiarato dall'Assessore regionale ai trasporti Vetrella a Il monitore napoletano2 uno sciopero bianco dei dipendenti Eav, i quali applicherebbero alla lettera il protocollo di sicurezza che prescrive di non lasciar partire veicoli guasti o con problemi, paralizzando di fatto la mobilità di migliaia di pendolari che non hanno mezzi alternativi per raggiungere il centro dalla zona flegrea.

"Nessuna motivazione  può giustificare una così odiosa forma di protesta, che se invece fosse stata incanalata nelle normali procedure di rivendicazione avrebbe trovato l’ascolto e la collaborazione degli enti preposti, a cominciare naturalmente dalla Regione", ha commentato l'assessore.

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