Da Dormitorio a Comunità, da Stato a Cartolina: la mappa semiotica dei quartieri di Napoli
Attrattivi per turisti, inclusivi nei confronti degli altri napoletani o "snob". Ma anche forte appartenenza al luogo, o viceversa scarso attaccamento alla zona. Il quadrato semiotico dei quartieri di Napoli, pubblicato dagli Squadrati che da sempre realizzano queste mappe concettuali (anche in chiave ironica), si è avvalso del prezioso aiuto di uno di loro, napoletano doc: Gabriele Dandolo. E non mancano le sorprese: Posillipo più "snob" del Vomero, mentre Pianura quartiere poco frequentato da "esterni" e anche poco inclusivo. Quartieri Spagnoli invece caratterizzati dal fortissimo senso di appartenenza, al contrario dei Camaldoli e dei Ponti Rossi.
La struttura del quadrato semiotico di Napoli
La struttura del quadrato semiotico dei quartieri di Napoli è rappresentata da due assi i cui vertici sono, ovviamente, contraddittori: quello attrattivo/non attrattivo e quello inclusivo/non inclusivo. Il primo asse riguarda dunque quanto il quartiere in questione sia frequentato da chi non è del quartiere; il secondo, da quanto le comunità di quartiere siano aperte e inclusive.
I quattro vertici del quadrato semiotico, invece, sono i concetti dei quartieri che vanno da Dormitorio a Stato, passando per Comunità e Cartolina. Per "Dormitorio", si tratta dei quartieri poco frequentati da chi non è della zona e che sono poco inclusivi, caratterizzati anche da un senso di appartenenza debole; per "Stato", a esso opposto, si intendono i quartieri che pur se poco frequentati da altri napoletani e da turisti, hanno un'identità molto forte; per "Comunità", si intendono invece quelli molto frequentati da altri napoletani e turisti, e al contempo aperti e inclusivi nei loro confronti; viceversa, nei quartieri "Cartolina", molto frequentati ugualmente sono però poco inclusivi, quasi elitari.
Vicine ai vertici Pianura, Posillipo, Forcella e la Sanità
Vicini ai vertici massimi ci sono Pianura (Dormitorio), Posillipo (Cartolina), Forcella (Stato) e Rione Sanità (Comunità). Al centro del quadrato, invece, equidistante dai quattro concetti, c'è il Centro Direzionale, equidistante da tutti i punti. Ma le sorprese non mancano: se nei quartieri Cartolina/Non inclusivi era quasi scontata la presenza dei "salotti buoni" di Chiaia, Posillipo, San Ferdinando e del Vomero, così come quella dei Quartieri Spagnoli e della Sanità tra i quartieri Comunità/Inclusivi, a sorpresa appare il Centro Storico a metà tra l'inclusivo ed il non inclusivo, ma più vicino ovviamente all'attrattivo. "Male" invece tutta la Zona Nord di Napoli, che appare schiacciata sul non attrattivo ed a cavallo tra "dormitorio" e "stato".
Cos'è un quadrato semiotico
Un quadrato semiotico, per definizione, è un metodo di classificazione dei concetti. Derivato diretto dal quadrato delle opposizioni di Aristotele, negli ultimi anni ha avuto un'ampia diffusione grazie alla rivisitazione in chiave ironica e soprattutto grazie ai social network che hanno permesso di diffonderli ad un ampio raggio di pubblico e, soprattutto, su argomenti di largo interesse. Gli ultimi, ad esempio, riguardavano i diversi metodi di quarantena in cui tutti gli italiani si sono ritrovati per oltre due mesi. Ampio risalto aveva avuto anche il quadrato semiotico dei quartieri di Milano, prima che nelle scorse ore venisse diffuso quello, fortemente richiesto dalla Rete, dei quartieri di Napoli.