Da febbraio 30 chiese e monumenti napoletani chiusi riapriranno
Si tratta del progetto Napoli Museo aperto messo in campo dal Comune di Napoli. Oltre 200 ragazzi e ragazze tra i 18 e i 29 anni lavoreranno come guide turistiche e custodi in trenta chiese napoletane da anni in stato di abbandono o degrado.
Tra queste ci sono anche la basilica di Santa Chiara, San Paolo Maggiore, San Pietro a Maiella, San Giovanni a Carbonara, la chiesa di Santa Maria della Pietà dei Turchini e San Pietro in Aram, nota perché, secondo la tradizione, custodirebbe l'Ara Petri, l'altare su cui pregò san Pietro durante la sua visita a Napoli. Aperti quindi anche, sabato e domenica pomeriggio, il Maschio Angioino e Palazzo San Giacomo, consentendo più visite rispetto a quelle già previste il sabato.
L'iniziativa è stata resa possibile dal progetto europeo Garanzia giovani che prevede una formazione di sei mesi (retribuita 500 euro netti al mese) per lavorare come guida turistica.