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Dal Canada a Napoli per operarsi al Policlinico, ora sta bene: ‘Wonderful dottore’

Un giovane canadese, affetto da sinus pilonidale, ovvero una fistola coccigea, dopo aver sperimentato senza successo le cure negli Stati Uniti d’America, si è sottoposto ad un intervento nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II. Qui, grazie a un trattamento endoscopico mini-invasivo di questa patologia, è ora libero di vivere la propria vita. Prima di tornare in Canada, ha ringraziato il team con un “wonderful dottore”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Dal Canada a Napoli per operarsi al Policlinico di Napoli, dove è guarito. Questa è la bella storia di George (nome di fantasia), giovane canadese affetto da sinus pilonidale, ovvero una fistola coccigea, una patologia fastidiosa e invalidante. Il giovane si era già sottoposto ad un delicato intervento chirurgico negli Stati Uniti d'America ma continua a lamentare dolori, era costretto a medicarsi di continuo e ad assentarsi da lavoro per diversi mesi. Finché il problema non si ripresenta, e così per George è necessario trovare una nuova strada: assieme alla madre, si imbatte in una pubblicazione della rivista Jama Surgery, dove scopre una moderna tecnica mini-invasiva per il trattamento della sua patologia.

Una tecnica che si effettua all'interno dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, ed in particolare nel Dipartimento di Gastroenterologia, Endocrinologia e Chirurgia Endoscopica diretto dal professor Giovanni Domenico De Palma. E così, George che in Italia non c'era mai stato decide di viaggiare per Napoli: si sottopone all'intervento chirurgico ed ora sta bene. Tanto che al momento dei saluti, ringrazia l'equipe medica con un entusiastico "wonderful dottore". Soddisfatti per la buona riuscita del tutto anche i medici del team. "Tradizionalmente, il trattamento chirurgico di questa patologia richiede ampie incisioni chirurgiche con un conseguente recupero non brillante né immediato. Nasce proprio al Policlinico Federico II un trattamento endoscopico mini-invasivo di questa patologia che garantisce una rapida ripresa delle normali attività quotidiane e lavorative", ha spiegato il dottor De Palma. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Anna Iervolino, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II: "L’eccellenza delle professionalità dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II sempre più spesso diventa motivo di attrazione per i cittadini ben oltre i confini regionali, dimostrando che quando a lavorare è un team di alto profilo scientifico ed assistenziale è possibile dare risposte concrete ai bisogni sanitari dei cittadini. La sanità campana dimostra ancora una volta di avere tutte le caratteristiche di un servizio sanitario di altissimo livello di cui il Policlinico Federico II è parte integrante". George è tornato così in Canada, finalmente "libero" dalla patologia che lo affliggeva.

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