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Covid 19

Dal Pascale di Napoli orologio per curare i contagiati Covid-19 in isolamento domiciliare

Il Pascale di Napoli ha lanciato un progetto per monitorare i pazienti affetti da coronavirus in isolamento domiciliare: si tratta di un orologio digitale in grado di rilevare dati come ecg, temperatura del corpo e saturazione dell’ossigeno nel sangue, e di trasmetterli ad una piattaforma dove vengono controllati da un medico dedicato.
A cura di Nico Falco
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All'aspetto sembra un normale orologio digitale, uno smartwatch di quelli in grado di registrare i passi e i battiti cardiaci. Lo speciale orologio del progetto lanciato dalla Fondazione Pascale, però, è un vero e proprio strumento medico: rileva e invia all'ospedale anche i dati relativi all'elettrocardiogramma, la frequenza cardiaca e respiratoria, la temperatura corporea e la saturazione dell'ossigeno nel sangue con un sensore pulsossimetro a infrarossi che rileva i dati essenziali e li comunica. Il progetto di ricerca, nella Fase 2 del Pascale per l'emergenza coronavirus, coinvolge attualmente 50 persone risultate positive al tampone e che si trovano in isolamento domiciliare. I dati di tutti i pazienti, rilevati dall'orologio digitale, verranno trasmessi in tempo reale sulla piattaforma della rete oncologica, da cui un medico dedicato potrà visionarli e valutare l'andamento dei valori nei singoli pazienti, in modo da rendersi conto subito di eventuali emergenze o dalle necessità di modificare le terapie. "Il Pascale, con le sue attività di ricerca clinica e traslazionale – dice il direttore generale, Attilio Bianchi – è ormai un riferimento per gli studi anti Covid in corso ed altri in avvio su farmaci e vaccini, volti a proteggere i suoi "fragili" pazienti oncologici e gli operatori sanitari che li seguono con attenzione non solo in Istituto".

Il progetto nasce da due esperienze analoghe che sono già diventate realtà al Pascale, e che riguardano, però, il controllo a distanza tramite app di pazienti in radioterapia per tumore alla prostata e terapia biologica domiciliare per le pazienti affette da tumore al seno. Il monitoraggio e la sorveglianza sanitaria dei pazienti risultati positivi al coronavirus, associati al follow up dei pazienti oncologici, spiega il direttore scientifico Gerardo Botti, "rappresentano di fatto le due ulteriori strategie sanitarie da approfondire ed implementare in una fase di pandemia non ancora debellata e di cui non è prevedibile con certezza la durata nel prossimo futuro".

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