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Violenta il figlioletto 11enne e lo offre ai pedofili: c’è una lista clienti

Dal pc del papà-orco arrestato negli scorsi giorni alla periferia di Napoli per aver violentato e poi venduto sul web il figlio undicenne, emergono altri terribili segreti: una lista di clienti e poi foto e messaggi espliciti. Aperta un’inchiesta che potrebbe avere risvolti eclatanti.
A cura di Francesco Loiacono
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Orrore senza fine: è quanto stanno scoprendo gli agenti della polizia municipale di Napoli nel pc del papà-orco, arrestato nei giorni scorsi in un quartiere periferico di Napoli per aver violentato e poi venduto sul web suo figlio di 11 anni. Una lista di potenziali clienti, con nomi e poi fotografie e messaggi espliciti: il computer sequestrato al padre napoletano sembra custodire al suo interno una vasta rete di perversione, che finirà al vaglio degli inquirenti e potrebbe portare a sviluppi clamorosi e su più vasta scala.

Il papà-orco era stato arrestato grazie al paziente lavoro del nucleo Tutela dei Minori della polizia municipale. Uno degli agenti aveva seguito il caso per mesi e fingendosi un "cliente" interessato all'offerta era riuscito a ottenere il numero di cellulare dell'uomo, poi identificato e arrestato. Le violenze sessuali del padre ai danni del bambino andavano avanti da un anno. Poi l'uomo ha pensato di poter lucrare sugli abusi e ha offerto online, in cambio di denaro, il proprio figlioletto ai pedofili. Venuta a conoscenza della vicenda, la madre del bambino, che ha detto di non aver mai sospettato nulla, è svenuta. Il papà-orco si trova adesso nel carcere di Poggioreale. Agli agenti ha subito confessato gli abusi. Adesso il suo pc potrebbe rivelarsi un terribile vaso di Pandora.

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