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Dalle coltivazioni (legali) di cannabis in Irpinia arriva la birra alla canapa

È in alta Irpinia la coltivazione di semi di canapa destinata alla produzione della prima birra alla canabis del territorio. Il progetto nasce dall’iniziativa dell’Associazione Cannairpina. Tutte le colture sono sotto il limite di tetraidrocannabinolo previsto dalla legge.
A cura di Angela Marino
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Si trovano nelle campagne in provincia di Avellino, gli appezzamenti dedicati alla coltivazione di cannabis. Qui, nel cuore dell'alta Irpinia, nota per la genuinità dei prodotti locali, si coltiva un altro vegetale destinato alle tavole dei consumatori: la canapa. La pianta, infatti, è l'ingrediente base di una birra ai semi di canapa, la prima, prodotta in Irpinia.

La coltivazione comprende un ettaro e mezzo coltivato a fibra a Lioni, due ettari a seme a Nusco, un altro fazzoletto di terra a Volturara e, infine, un ultimo a Montemarano. Si tratta di colture che non superano la percentuale dello 0,02% di tetraidrocannabinolo consentita dalla legge. L'idea che nasce dall'iniziativa dell'associazione Cannirpina, che crede nei molteplici usi benefici dei semi di canapa e nei suoi impieghi nell'economia locale. Una novità che ben si sposa con la nuova tendenza dei prodotti a base di cannabis, tra cui liquori, dolci e l'originale birra.

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