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De Luca a tutto spiano in tv: “Alla Bindi rimprovero la sua stessa esistenza”

Il governatore della Campania, in tv da Lilli Gruber a Otto e mezzo, è tornato sul suo scontro con la presidente della commissione Antimafia che lo inserì nella lista degli impresentabili poco prima delle Regionali: “Un atto di infame responsabilità o irresponsabilità, di una scorrettezza e gravità unica”. Sulla polemica con Saviano per i nomi in lista: “Ha torto marcio”.
A cura di Francesco Loiacono
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Un Vincenzo De Luca al vetriolo, martedì sera, è tornato a parlare della sua querelle con la presidente della commisione Antimafia Rosy Bindi e sui suoi dissidi con lo scrittore Roberto Saviano. Il governatore della Campania era ospite della trasmissione tv Otto e mezzo, condotta da Lilli Gruber. Alla sua intervistatrice ha ribadito di aver querelato la presidente dell'Antimafia in merito alla vicenda della "lista degli impresentabili", con all'interno il suo nome, che fu presentata dalla Bindi il giorno prima delle elezioni regionali che lo hanno poi visto vincitore: "Un atto di infame responsabilità o irresponsabilità" e "un atto di una scorrettezza e gravità unica che va oltre ogni regolamento", ha detto De Luca, che sulla Bindi ha poi aggiunto: "È un'impresentabile essa stessa, ha fatto un atto monocratico. A questa signora rimprovero la sua esistenza". Il governatore ha quindi accusato la Bindi di aver violato le regole: la commissione Antimafia va riunita, lei non l'ha fatto e si è inventata la categoria degli impresentabili a 24 ore dalle elezioni".

Su Saviano: "Ha torto marcio"

Nel corso dell'intervista c'è stato spazio anche per la vicenda della possibile sospensione dall'incarico di governatore per effetto dell'applicazione della Legge Severino – la decisione della Corte Costituzionale potrebbe arrivare a breve – e per un commento di De Luca su Saviano, che l'aveva criticato riguardo ai nomi inseriti nelle liste elettorali alle ultime Regionali. Sulla Severino il governatore ha usato l'ironia: "Se verrà applicata avrò 18 mesi di ferie pagate dallo Stato", ha detto, spiegando di essersi candidato, nonostante la vicenda processuale che lo vede protagonista, per "cancellare un aspetto di quella norma che configura un privilegio per la casta: vale per gli amministratori locale e non per parlamentari, ministri e viceministri".

Su Saviano, invece, il governatore è stato tranchant: "Ha torto marcio perché deve imparare a misurare bene le parole. Se dice ‘nelle liste c'è gomorra' deve fare nomi e cognomi, i tempi delle allusioni sono finiti".

Elvira Savino (Fi): "Da De Luca insulti sessisti"

Una replica alle parole di De Luca è arrivata dalla deputata di Forza Italia Elvira Savino, che ha definito "insulti sessisti" quelli pronunciati dal governatore verso Rosy Bindi, "arrivando a contestarle addirittura l'esistenza in vita". La Savino ha poi puntato il dito sul silenzio di tutto il Pd "che degrada il rispetto per le donne, e per le persone in generale, ad opportunismo politico da far valere solo quando l'offesa proviene da un avversario". Un atteggiamento che, insieme a quello di De Luca, secondo la deputata azzurra "non stupisce": "Il cinismo e il doppiopesismo della sinistra non si smentiscono mai e sono a prova di rottamazione".

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