De Luca: “La Bindi fece una cosa infame, da ucciderla”. Renzi: “Parole inaccettabili”
Sono destinate a scatenare furiose polemiche le dichiarazioni rese dal Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una intervista a Matrix, e rivolte alla collega di partito e capo della Commissione antimafia Rosy Bindi. “Quello che fece la Bindi è stata una cosa infame, da ucciderla”, ha attaccato De Luca, ricordando il suo inserimento nella lista degli “impresentabili” da parte della Commissione Antimafia, alla vigilia delle Elezioni Regionali. Poi ha continuato: “Ci abbiamo rimesso l'1.5 – 2 per cento di voti. Fu un atto di delinquenza politica”. Nella lettura dell’esponente del Partito Democratico “non c'entrava niente la moralità, era tutto un attacco al governo Renzi”.
Ricordiamo che circa un anno e mezzo fa, l’allora candidato alla carica di Presidente della Regione Campania, sostenuto da una coalizione di centrosinistra, fu inserito nella lista degli impresentabili a causa della condanna in primo grado nel processo “Sea Park”, relativo alla costruzione (poi non avvenuta) di un parco acquatico a Salerno. Il 29 settembre scorso, la sentenza è stata ribaltata in appello e De Luca è stato assolto perché “il fatto non sussiste”.
La reazione di De Luca: "Il video? Ennesimo atto di delinquenza giornalistica"
"La vicenda – grave – di un anno fa e' chiusa. Non c'era e non c'e' alcun problema con l'on. Bindi, nei cui confronti, al di la' di ogni differenza politica, riconfermo il mio rispetto oltre ogni volgare strumentalizzazione" ha commentato Vincenzo De Luca. Il presidente della Regione Campania ha poi proseguito: "È l'ennesimo atto di delinquenza giornalistica. Verificheremo con l'ufficio legale gli estremi della querela a fronte di una evidente violazione della privacy e violenza privata". De Luca ha così concluso: "Al termine della stessa intervista, il giornalista ha tirato fuori il suo tablet chiedendomi, mentre gli operatori smontavano i cavalletti delle telecamere, se poteva mostrarmi quanto aveva affermato in una precedente trasmissione l'ospite Vittorio Sgarbi sull'onorevole Bindi. Abbiamo parlato di Sgarbi, e commentato insieme, sorridendo e facendo battute, quel video che non conoscevo".
Bindi: "Grazie per la solidarietà". E Renzi: "Parole inaccettabili"
"Grazie a tutte e tutti per la vostra solidarietà. Mi ha fatto bene. Rosy". Con questo messaggio pubblicato su Twitter, il presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, ha commentato le accuse a lei rivolte da Vincenzo De Luca. Solidarietà a Bindi arriva anche dal vicesegretario del Pd, Vincenzo Guerini, che ha dichiarato: “Parole inaccettabili quelle espresse da Vincenzo De Luca su Rosy Bindi, alla quale va la nostra piena solidarietà. Nessuna polemica politica, per quanto aspra, o nessuna decisione, per quanto controversa, giustificano espressioni come quelle di De Luca riportate dai mezzi di informazione". Sulla stessa linea le dichiarazioni dell'altra vicesegretaria democratica, Debora Serracchiani, e del presidente del partito Matteo Orfini.
"Non pensavo che spostandomi in politica avrei sentito delle parole che ero abituato a sentire quando ero procuratore antimafia. Certe cose un rappresentante delle istituzioni non deve pensarle né dirle. De Luca chieda scusa alla Bindi e smetta di imitare Crozza", è il commento del presidente del Senato, Piero Grasso.
In serata è arrivata anche la condanna da parte del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che al Tg1 ha parlato di "parole totalmente inaccettabili” e ha espresso "piena solidarietà" a Bindi.
De Luca cita il Vangelo: "Farisei ipocriti"
Alle 20 De Luca pubblica su Facebook un criptico messaggio: "In attesa della convocazione dell'Assemblea delle Nazioni Unite, rivolgiamo il nostro pensiero al Vangelo. Matteo, 23,27: "Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all'esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume", le parole del governatore campano.