De Luca rimuove il commissario dell’Asl Napoli 2: “Aveva tagliato servizi essenziali”
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha disposto la rimozione del commissario dell'Asl Napoli 2, Agnese Iovino, sostituendola con l'avvocato Massimo Lacatena. Con la delibera di giunta regionale recentemente approvata, il neogovernatore De Luca ha azzerato i vertici dell'Asl cui afferiscono i comuni a nord di Napoli. A far scattare il provvedimento, tra l'altro, la sospensione di alcuni servizi essenziali tra cui l'amniocentesi, l'assistenza destinata ai pazienti autistici e le analisi radiologiche, tagliate dal commissario Iovino a causa della scarsità di fondi disponibili. Ad affiancare Lacatena per il supporto tecnico specialistico sono stati chiamati altri due dirigenti regionali: Antonietta Mastrocola e Aurelio Bouchè. "Occorre una svolta netta nella gestione dell'assistenza sanitaria ai cittadini e la situazione venutasi a creare nell'Asl Napoli 2 non era più sostenibile – ha detto il presidente De Luca, che detiene le deleghe per la Sanità – Nei prossimi giorni si interverrà in tutte le strutture sanitarie con un’azione di radicale rinnovamento".
Il presidente della Regione Campania aveva commentato la decisione della Iovino ai microfoni del TgR il 7 ottobre: " Bisogna mandare a casa chi prende queste decisioni, che sono intollerabili" aveva detto, annunciando la convocazione immediata della giunta regionale per prendere provvedimenti. Detto, fatto: la Iovino è stata mandata a casa per fare posto a Lacatena, già dirigente dell'avvocatura regionale. De Luca ha chiesto alla direzione generale Tutela della Salute e coordinamento del sistema sanitario regionale di fare luce sulle criticità dell'Asl Napoli 2 a cominciare dall'aumento dei tempi di attesa e la qualità del servizio sanitario, ma anche sull'assegnazione di incarichi al personale e sulle procedure di gara. Intanto la magistratura sta indagando su alcune borse di studio assegnate dall'ex commissario Iovino ad alcuni suoi familiari.