Paese che vai, battaglia che fai. Luigi De Magistris a Napoli è favorevole al biodigestore dei rifiuti e sta convincendo le popolazioni di Napoli Est, in particolare di Ponticelli ad accettarne la realizzazione senza proteste. Poi però appena si sposta di qualche chilometro ed esattamente in località Ponteselice a Caserta, diventa un barricadero convinto e appoggia le popolazioni di Terra di Lavoro, comprese quelle di San Nicola la Strada, Casagiove, Recale e Capodrise, che non vogliono l'impianto in zona. Possibile? Lunedì 25 giugno «il leader di Dema, Luigi De Magistris, sarà ospite di Speranza per Caserta» così annunciava il manifesto con tanto di simbolo dell'associazione/movimento politico del primo cittadino partenopeo.
Apriti cielo: quando l'hanno saputo i comitati di Napoli Est che dicono no all’impianto di in via De Roberto, un biodigestore anaerobico con recupero di biometano, capace di processare 40mila tonnellate di umido, hanno protestato col vicesindaco Raffaele Del Giudice, che di rifiuti si occupa (e anche di tenere "buona" quella piazza). A quanto apprende Fanpage.it da fonti interne, Del Giudice avrebbe bollato la notizia come ‘falsa': nessun De Magistris a favore della battaglia casertana. Quindi si sono inventati tutto? Una cosa è certa: dal manifesto in Terra di Lavoro è repentinamente sparito il simbolo di DeMa e il nome del sindaco partenopeo. Senza spiegazione alcuna. E i comitati napoletani, un po' perplessi, si chiedono ora chi sia il vero sindaco: quello che vuole il biodigestore o quello che non lo vuole?