De Magistris invita Travaglio a Napoli per fare la pace (in vista delle Comunali 2016)
Lontani i tempi in cui il pm di Catanzaro e del giornalista fustigatore dei politici che andavano di pari passo. Da quando Luigi de Magistris è diventato il sindaco-bandana, Marco Travaglio ha prima guardato con simpatia, per il suo effetto dirompente nella palude politica partenopea, l'esperienza del primo cittadino arancione ma poi via via quell'entusiasmo è andato calando, di pari passo con le epurazioni e le dimissioni (dall'economista Riccardo Realfonzo al giudice anticamorra Giuseppe Narducci, fino all'uomo-simbolo dell'anticorruzione nel settore rifiuti Raphael Rossi). Fino ad arrivare alla condanna per la Legge Severino, subito dopo la quale Marco Travaglio, in un durissimo quanto coerente editoriale sul Fatto Quotidiano titolò: «È innocente, ma De Magistris deve dimettersi».
Oggi, a pochi mesi dall'inizio della campagna elettorale per le Comunali 2016,alle quali ha già fatto sapere che si ricandiderà, Luigi de Magistris tenta di riannodare i fili con quel mondo che fino a cinque anni fa lo idolatrava. Lo fa proiettando sotto Palazzo San Giacomo (stasera, venerdì 10 luglio 2015 alle ore 20.30) "La Trattativa", il docufilm sulla trattativa Stato-Mafia realizzato nel 2014 da Sabina Guzzanti. Seguirà ovviamente il dibattito, cui parteciperanno l'attrice e regista, ovviamente Travaglio, lo scrittore di gialli Maurizio de Giovanni e Salvatore Borsellino, fratello di Paolo.
