De Magistris, sfida a Renzi: “Dopo il ballottaggio un nuovo movimento”
"Lunedì presenterò un progetto politico forte, un movimento nazionale di liberazione del popolo". Esce allo scoperto Luigi de Magistris che a pochi giorni da voto svela che non si occuperà solamente di amministrare Napoli ma anche di un progetto di più ampio respiro. "Anticipo – riferisce il sindaco uscente al quotidiano Avvenire – che Napoli città autonoma sarà un modello europeo per i popoli e i territori che vogliono auto-determinarsi contro oligarchie e tecnocrazie. Vogliamo costruire l'Europa partendo dal basso. E in Italia aggregheremo chi dice ‘no' a progetti centralisti e autoritari che il Paese ha già conosciuto".
Forte dell'esperienza napoletana, quindi, il primo cittadino uscente avrebbe in mente di replicare il modello attuato nella città partenopea per trasporlo in un progetto di portata nazionale: "In cinque anni – continua de Magistris – abbiamo completamente cambiato la fotografia di Napoli. Abbiamo preso una città culturalmente depressa e sommersa di rifiuti. Oggi è la prima per crescita del turismo, ha abbassato l'evasione, paga i fornitori in 90 giorni, ha più asili nido, ha i conti in ordine, non ha consulenti esterni. È la vera capitale del Mediterraneo. E soprattutto è protagonista di un grande laboratorio di partecipazione civica".
Il sindaco arancione si è espresso anche sul referendum costituzionale di ottobre: "Ho già firmato per il No. E la mia amministrazione è tutta schierata. Ci faremo sentire. Il punto di partenza è la difesa della Carta a partire dall'articolo 1: la sovranità appartiene al popolo". E proprio una delibera con la quale la giunta de Magistris avrebbe aderito al comitato dei No ha suscitato la reazione di Valeria Valente, candidata del Pd sconfitta al primo turno: "È sbagliata e del tutto inopportuna. Il Comune di Napoli – scrive Valente sulla sua pagina facebook – non è un partito politico, ma un'istituzione. E deve, quindi, rappresentare tutti i cittadini, non le posizioni di una parte". La replica della giunta non si è fatta attendere. "Questa è una forma alta di rispetto del ruolo delle istituzioni – si legge in una nota di Enrico Panini, assessore alle attività produttive – ovvero il favorire il pronunciamento dei cittadini e, contemporaneamente, dichiarare come la si pensa a fronte di temi di valore fondamentale".