De Mita abbraccia il suo arcinemico: l’Udc abbandona Caldoro e passa con De Luca
Gioco, set, partita. Con una mossa a sorpresa l’Udc di Ciriaco De Mita abbandona Caldoro a poche ore dalla presentazione della lista per le regionali e passa con Vincenzo De Luca, che a questo punto ha già un piede nella stanza di governatore regionale: ormai manca solo l’ufficialità, ma la notizia è data per certa da fonti politiche regionali. La strappo tra De Mita e Caldoro si è consumato nelle ultime ore: l’ex presidente del consiglio non avrebbe tollerato il mancato intervento di Caldoro sul passaggio in extremis di Pasquale Sommese nella lista del Nuovo Centrodestra, in seguito al tentativo del nazionale di costringere i demitiani a confluire in una lista unica con gli uomini di Alfano, sotto il simbolo di Area Popolare. De Mita, così, nel giro di poche ore, ha preso la decisione di passare dall’altra parte della barricata e di appoggiare uno dei suoi storici arcinemici, Vincenzo De Luca.
I due, entrambi dal carattere a dir poco forte, decisionisti e poco avvezzi alle critiche, non si sono mai amati. Lo dimostra anche un aneddoto raccontato da un ex collaboratore del vicesegretario della Margherita Bruno Cesario: “Nel 2006, subito dopo l’elezione del nuovo Parlamento, De Mita scoprì con orrore che gli avevano assegnato il posto in aula accanto a De Luca, visto che, in quell’occasione, si utilizzò l’ordine alfabetico. Si infuriò e pretese che Cesario, che era forse il deputato a lui più stretto, si sedesse tra lui e De Luca. Bruno fu costretto ad accettare con enorme imbarazzo, visto che con De Luca aveva un ottimo rapporto, mentre Ciriaco e Vincenzo facevano ciascuna che l’altro non esistesse. Che io sappia, per anni non si sono neppure rivolti la parola…”
Su Youtube si trova con facilità un video del 2007 in cui Vincenzo De Luca parla malissimo per dieci minuti di De Mita, tacciandolo di essere “un problema politico per la Campania da più di quarant’anni”. De Luca, nel video chiarisce che “uno può essere un genio della politica, ma dopo quaranta, cinquant’anni si deve riposare, almeno per fare riposare i suoi interlocutori” e che De Mita è “il principale responsabile politico della gestione della sanità campana e quindi il responsabile politico dei diecimila miliardi di debito che abbiamo in Campania.”